PAS – La lettera aperta di una precaria ai parlamentari
Gentile Onorevole,
sono un precaria della scuola media e superiore, come tanti altri che, in questi giorni, sono in ansia aspettando di sapere se potranno lavorare e impegnarsi nell’educazione e nell’insegnamento per un altro anno ancora.
Se tutto andrà bene, tra qualche giorno, potrei ricevere una convocazione e, presentatami, sperare di ottenere l’insegnamento, vogliosa, come sono, di incontrare i miei nuovi alunni!
Ma se da un lato avrò la gioia di incominciare una nuova avventura tra i temi di attualità e le versioni in lingua antica (sono un’ Insegnante di italiano, latino e greco), dall’altro c’è l’incertezza del futuro, che a 38 anni, con un laurea in Lettere Classiche alle spalle e una seconda in Archeologia, numerosi master e perfezionamenti, e, tra poco, l’iscrizione ai PAS), non mi consente di vivere serenamente e con la gratificazione che, mi si conceda un attimo di presunzione, dovrei meritare. Come ci si può sentire, con tre figli, a fare i conti fino al 30 Giugno, senza vivere momenti fondamentali della loro crescita e della loro giornata perché ci si sveglia troppo presto la mattina per andare a lavoro? Come quando, oltre il 60% dello stipendio serve solo per andare a lavorare (la distanza tra casa e scuola è, spesso, di oltre 130 km)? Di certo non bene, ma guardo serenamente i miei figli, la sera, se penso che questo è l’iter per un futuro certo. In questi giorni sento dei miei neocolleghi (una piccola frazione che ha svolto il TFA), che con un tocco di arroganza, ci considerano noi futuri abilitanti del PAS come “dinosauri da distruggere”, siamo dei “raccomandati” e dei “condonati”; sinceramente questo non è un bel modo di approcciarsi con il mondo della scuola! Niente di tutto ciò è vero! E per verificarlo, basta andare in qualunque scuola di periferia! Perché questo mestiere, non si fa’ per necessità, ma per passione! Perché, in nessun altro mestiere si è obbligati a dimostrare di saper fare qualcosa nel mentre che la si fa’; in nessun altro mestiere sei soggetto a regole e regolamenti che cambiano ogni 2-3 mesi.
Di tutto ciò non attribuisco la colpa a loro, ma alle politiche sbagliate che sono state portate avanti nell’ultimo decennio, e soprattutto negli ultimi 2 anni, hanno portato a una guerra tra poveri (tra i nuovi che voglio lavorare – magari con un minimo di stabilità- e tutte le persone che in questi anni, tra centinaia di sacrifici, ansie e restrizioni, hanno portato avanti con professionalità e dignità il loro lavoro).
Gentile Onorevole, se vuole ridare un po’ di serenità e soprattutto certezza di una seria e meritocratica stabilizzazione, permetta la riapertura delle graduatorie ad esaurimento (GaE) in III fascia sia per chi frequenterà il PAS, sia per chi frequenterà il TFA Ordinario; solo così si darà valore al merito (con il calcolo dei punti dei titoli) sia all’esperienza (punti dei servizi).
Rifletta gentile Onorevole, rifletta! E magari, provi a mettersi nei nostri panni, meglio ancora se vorrà farsi promotore del miglioramento della vita di oltre 120.000 servitori dello stato, il cui quest’ultimo si è comportato come il peggior sfruttatore. Vuole qualche idea? Gliela fornisco subito …
– Immissione in GaE in IV fascia tutti gli abilitati PAS e TFA, e quindi nessuna differenziazione tra i due titoli;
– Eliminazione delle “classi pollaio”, che mettono in rischio la sicurezza degli alunni e degli insegnati, oltre a peggiorare la didattica, impostando il limite massimo a 22;
– Reintroduzione del modulo pluridisciplinare (area linguistica, area scientifica, area antropologica) nelle scuole primarie: tale metodo è considerato il migliore a livello europeo, nostro vanto fino al 2008, quando la riforma Gelmini riportò l’Italia al dopoguerra.
– Effettuare tutti i pensionamenti (i cosiddetti Quota 96) alla data del 31/08/2012 (fine anno scolastico invece della fine dell’anno solare);
– Avvio del PAS in concomitanza con l’anno accademico 2013/2014 come tutti gli altri corsi universitari;
– Costo del PAS contenuto e possibilità di rateizzazione. (si ricordi dei nostri sacrifici, anche in termini economici, visti tutti gli scatti di anzianità che non abbiamo MAI goduto);
– No a scaglionamenti dei corsi PAS in più anni: chi rientra nel II scaglione salta aggiornamento graduatorie,che lo si inserisca in II fascia con riserva, almeno!
Speranzoso di un benevolo riscontro, colgo l’occasione per porgere i miei più Cordiali Saluti.
Prof.ssa Clara Cesario
Gruppo Percorsi Abilitanti Speciali