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Coldiretti Vercelli-Biella: si beve meno vino ma si preferiscono gli “autoctoni” a chilometro zero. Buoni i risultati anche nelle due province

VERCELLI/BIELLA, 22 aprile – Se è l’export a trainare il settore, a livello nazionale si registra il positivo incremento per gli acquisti di vini autoctoni con numeri significativi: in una fase non facile per il mercato di vino in generale, va sottolineato che gli italiani bevono sempre più volentieri etichette “a chilometri zero” che preferiscono nelle scelte di acquisto in quasi tutte le realtà regionali.
Piemonte compreso: e se la Barbera e il Dolcetto sono i più nel centro-sud della regione subalpina, nelle province di Vercelli e Biella “sono buoni i risultati delle Doc Lessona, Bramaterra, Coste della Sesia e delle Docg Gattinara ed Erbaluce di Caluso” come confermano il presidente e il direttore della Coldiretti inteprovinciale, Paolo Dellarole e Domenico Pautasso.

Il forte legame del vino con il territorio di produzione, le abitudini di consumo, ma forse anche una maggiore attenzione dei cittadini al sostegno dell’economia locale in un momenti di crisi ha come risultato il fatto che le bottiglie più richieste sono quelle prodotte a livello regionale, da Sud al Centro fino al Nord del Paese.
La domanda sostenuta di vini di produzione locale ha spinto la nascita a livello regionale di numerose realtà per favorirne la conoscenza, la degustazione e l’acquisto. Sono molte le aziende vitivinicole che aprono regolarmente o in speciali occasioni le porte ai visitatori per far conoscere la propria attività con i metodi di produzioni dal vigneto alla cantina. Sono circa 1300 i produttori di vino certificati che fanno parte della rete nazionale di vendita diretta di Campagna Amica attraverso punti vendita e mercati degli agricoltori dove vengono offerti solo vini locali a chilometri zero.

I produttori di Vercelli e Biella hanno peraltro registrato un ottimo successo in occasione di Vinitaly 2013 (da poco concluso a Verona) dove hanno fatto parte dell’ampia “pattuglia” dei 600 espositori piemontesi, che occuperanno l’intero padiglione 9: la vitivinicoltura si conferma una voce importante e strategica per l’economia agroalimentare regionale, con una crescita costante dell’export che oggi interessa circa il 60% delle produzioni vinicole piemontesi.
La superficie vinicola nelle nostre due province conta circa 200 ettari e si divide nei due territori rispettivamente per 135 ha (Vercelli) e 65 ha (Biella).
Come anche nel resto del Piemonte, l’ultima vendemmia ha visto una contrazione dei quantitativi prodotti rispetto alla media, ma con una grande performance sotto il profilo qualitativo, con un livello tra l’ottimo e l’eccellente: le etichette 2012 promettono, quindi, grandi soddisfazioni anche nel Vercellese e Biellese e trovano un buono spazio di mercato anche tra la ristorazione del comprensorio.

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