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NO alla scuola di Formigoni – Il comunicato del Coordinamento Lavoratori Scuola Milano

APPELLO PER COSTRUIRE UNA FORTE MOBILITAZIONE CONTRO LA CHIAMATA DIRETTA DEL PdL FORMIGONI, CONTRO I TAGLI ALLA SCUOLA, PER L’ASSUNZIONE DI TUTTI I LAVORATORI PRECARI DELLA SCUOLA, IN DIFESA DI UNA SCUOLA STATALE, LAICA E DI TUTTI

La Scuola Pubblica Statale Italiana versa ormai da tempo in condizioni gravissime a causa delle politiche scolastiche dissennate degli ultimi dieci anni e in modo particolare dell’ultimo governo Berlusconi che, con motivazioni puramente ideologiche e rispondenti a logiche di carattere economico-aziendalista ha tagliato circa 150.000 posti di lavoro tra docenti ed Ata e circa 8 miliardi di finanziamenti.
Cambiato il governo la situazione è sempre la stessa, anzi il ministro Profumo, ben lontano dal proporre un necessario rifinanziamento e il ritiro dei tagli, prosegue sulla stessa linea di distruzione della Scuola Statale.
Il neoministro intende infatti mettere in discussione i diritti acquisiti dai precari presenti nelle graduatorie ad esaurimento e di quanti lavorano nella scuola da anni ventilando un fantomatico concorso per una manciata di posti. Inoltre nel “decreto Semplificazioni” è stata potenziata l’autonomia scolastica attraverso la creazione di reti territoriali di scuole e “organico dell’autonomia”. Questi provvedimenti sono perfettamente in sintonia con il progetto di Legge Aprea e prefigurano la chiamata diretta dei presidi, primo passo verso la completa aziendalizzazione della scuola pubblica.
In questo panorama disastroso Formigoni intende assumere il ruolo di battistrada, come risulta evidente dall’approvazione da parte della Giunta regionale della Lombardia della Proposta di Legge “Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione” per modificare l’attuale legge regionale n.19/6. L’art. 8 di tale proposta di legge prevede espressamente che “a partire dall’anno scolastico 2012/2013, le istituzioni scolastiche statali possano organizzare concorsi differenziati a seconda del ciclo di studi, al fine di reclutare personale docente necessario a svolgere le attività didattiche annuali” e che sia “ammesso a partecipare alla selezione il personale docente del comparto scuola che conosca e condivida il progetto e il patto per lo sviluppo professionale, che costituiscono parte integrante del bando di concorso di ciascun istituto scolastico”.
Come lavoratori della scuola troviamo assolutamente inaccettabile la proposta di legge della Giunta Formigoni e l’avvallo dato a questo progetto dal ministro Profumo che si è detto disponibile a “sperimentare nuovi modelli di reclutamento”. Tali “Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione” non sono in realtà altro che un modo assolutamente incostituzionale per introdurre la chiamata diretta nelle scuole lombarde ed esautorare il sistema di reclutamento nazionale basato sulle graduatorie provinciali (uniche a garantire trasparenza e merito), limitare la libertà d’insegnamento dei docenti asservendoli a un non ben specificato “progetto e patto per lo sviluppo professionale”, nonché ai Dirigenti scolastici dei singoli istituti che avrebbero diritto di “vita e di morte” sui docenti neoassunti sempre più precarizzati. Sarebbe inoltre fortissimo il rischio di un aumento dei fenomeni di clientelismo e nepotismo di cui sono maestri il governatore lombardo e il movimento di cui è uno dei massimi esponenti, come ben sa qualsiasi cittadino lombardo.

Per questi motivi ESPRIMIAMO UN NO DECISO :

– a qualsiasi progetto di REGIONALIZZAZIONE e AZIENDALIZZAZIONE del sistema d’istruzione della Lombardia e in qualsiasi altra parte d’Italia;
– ad un sistema di reclutamento dei docenti basato sulla CHIAMATA DIRETTA (o concorsi locali) da parte dei singoli istituti;
– al nuovo concorso nazionale finché tutti i lavoratori precari non verranno assunti;
– ai tagli dei finanziamenti alla scuola pubblica.

PRETENDIAMO:
– IL RITIRO IMMEDIATO dell’art. 8 del PDL FORMIGONI.
– L’immediato SBLOCCO del TURN OVER e L’ASSUNZIONE di TUTTI i precari.
– L’utilizzo delle GRADUATORIE AD ESAURIMENO come UNICO SISTEMA DI RECLUTAMENTO
– Un serio piano di RIFINANZIAMENTO che restituisca le risorse tagliate dalla finanziaria 133 del 2008.

FACCIAMO quindi APPELLO alla società civile tutta, lavoratori, studenti, genitori, cittadini, associazioni, partiti politici affinché aderiscano a questo appello e facciano propria la lotta per la DIFESA della SCUOLA PUBBLICA che deve rimanere STATALE, LAICA, NAZIONALE, BENE COMUNE di tutti e per tutti!
CHIEDIAMO a TUTTI i sindacati di utilizzare tutti gli strumenti che hanno a disposizione, compreso lo sciopero, per opporsi al progetto di legge della Giunta Formigioni e a qualsiasi tentativo di attuare la chiamata diretta e la regionalizzazione dell’istruzione.

Invitiamo tutti a partecipare a:
ASSEMBLEA PUBBLICA il 12 MARZO

ore 15,30 – 18,00 presso ChiamaMilano (Largo Corsia dei servi MM San Babila)

per costruire insieme un primo momento di mobilitazione il

27 MARZO ore 17,00 – 20,30

PRESIDIO SOTTO IL PIRELLONE