La crisi causata dalla guerra fra la Russia e l’Ukraina sta mettendo in crisi il delizioso e pregiatissimo cannolo siciliano. Vi chiederete cosa c’entra il cannolo con la guerra? C’entra, come c’entrano molti altri prodotti della gastronomia italiana e in particolare siciliana.
La crisi ha portato alle stelle il prezzo dell’olio di semi prodotto in Ukraina, questo, di conseguenza, ha costretto i pasticceri artigianali a non friggere più la famosa scorza, ma di prediligere quella pronta (industriale). E’ noto che friggere la scorza del cannolo (involucro) richiede l’uso e quindi il consumo, di parecchio olio di frittura che va cambiando spessissimo poiché la frittura della scorza pratica porta a “sporcarlo” velocemente.
Per evitarne la bruciatura con il conseguente cattivo odore, va sostituito spesso, ma visti i costi proibitivi molti pasticceri artigianali hanno scelto di non prepararli più, ma di comprarle già pronte. Sono buone ugualmente, sia chiaro, ma non sono fritte di giornata.
Se il prezzo dell’olio continuerà a salire, potrebbe cessare la produzione anche di diverse prelibatezze dello street food siciliano, come i famosissimi arancini e i panzarotti fritti sia dolci che salati.