Fortnite, Fifa 21, GTA 6 ormai catturano l’interesse dei nostri giovani che restano connessi ad internet per ore ore a senza mai staccarsi.
Sono giochi di gruppo, vale a dire che basta connettersi contemporaneamente da qualsiasi parte del mondo per giocare e farsi la guerra virtuale.
Ma quanto ne sanno gli adulti di questi giochi? E la scuola riesce a stare al passo con le mode ed intercettare eventuali disagi dei propri studenti derivanti proprio dall’eccessivo gioco online?
La risposta è chiaramente no, la scuola è impreparata. I docenti dovrebbero saperne di più? Probabilmente no come giustamente sottolineava una collega sulla mia bacheca Facebook: “Non e’ una cosa che reputo possa risolvere io. Fa parte dell’educazione che spetta ai genitori. Non vado in giro per i corridoi ad urlare che odio i videogiochi, però se un genitore dovesse mai chiedermi un consiglio gli direi cosa farei io…ovvero staccare la spina (Meglio non iniziare)“.
Però i ragazzi iniziano e non si staccano e quindi non studiano ed alcuni addirittura vanno in “astinenza da videogioco” e il disagio si nota anche in classe .
Io ho provato a fare una ricerca in rete, ho provato a documentarmi, visitando diversi siti tematici come GamerMaster.it dove danno notizie in tempo reale del mondo dei videogame, dei youtuber che sono ormai diventati delle autentiche Star e danno pure anticipazioni sulle nuove versioni.
Non parlano però di dipendenza da videogame, peccato.
Mentre su Amazon si trovano strumenti di tutti i tipi ed accessori costosi e meno costosi per le tasche di tutti: tutte le offerte per il gioco Fortnite A dimostrazione che quello dei videogames è un mondo in continua espansione e costoso, lo sanno molto bene i genitori.