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 “La Poesia nasce nel bicchiere… ma il migliore Marketing per il Vino dalle emozioni della Musica”. Il Blues & Wine Festival uno degli eventi pionieri

Dai Talk Show del Festival Spumantitalia 2020 di Pescara, è emersa con forza una delle cose che la Storia e l’esperienza di vita ci dicono da tempo, ma che per troppo tempo è stata sottovalutata : l’ importante influenza che  può avere la Musica nella Comunicazione del Vino .

Musica e Vino hanno una strettissima relazione ed in taluni casi proprio una simbiosi che li esalta a vicenda secondo un gioco antico di qualche millennio, che è quello delle EMOZIONI …  Non a caso, secondo alcuni grandi filosofi, Dioniso, il dio del Vino degli antichi Greci, era anche il dio della Musica. Nei rituali dionisiaci il consumo del vino e l’ascolto della musica si amalgamavano, formando un’unica esperienza che coinvolgeva tutti i cinque sensi di perorati da Aristotele  (vista, olfatto, gusto, tatto e udito) e che puntavano all’estasi. Questa prassi, ripresa dai “Baccanalia” romani, ha costituito poi il modello per tutte le feste e convivi della nobiltà europea di tutto lo scorso millennio,  fino a giungere a noi nella sua forma più addomesticata, più democratica e popolare, nelle varie feste dove la musica accompagna il vino.

Il Blues & Wine Soul Festival, che già dal 2003 associa alla migliore Musica internazionale alcune delle più pregiate etichette del Vino Italiano (e di cui Bubble’s è Media Partner fin dal suo primo numero) è stato di certo uno dei primissimi eventi  a livello italiano e non solo che, per il tramite del suo ideatore e da sempre Patron Joe Castellano, ha cercato di sensibilizzare e coinvolgere il mondo vinicolo nell’attuazione di questa magica intuizione (ricordiamo sempre, benedetta già nel 2002 da Luigi Veronelli) , prima ancora che i più grandi studiosi e scienziati delle Università di tutto il mondo, dessero delle ragioni anche scientifiche a questa importante scoperta . 

Come è stato detto in questi anni, Il Vino ha un suono e un’armonia perché anch’esso è Musica, e in quanto tale è in grado di esprimere stati d’animo, emozioni, affetti, atmosfere. Ecco perché quando Vino e Musica si incontrano è come se mettessero in moto un moltiplicatore di sensazioni.

Esaustivi in tal senso gli studi del famoso professore americano Clark Smith – già esperto del Massachusetts Institute of Techmology (Mit) e famoso enologo e produttore di Cabernet e Pinot – che dimostrano come la Musica influenzi anche il gusto del Vino, e come addirittura uno stesso Vino possa assumere un sapore diverso a secondo del tipo di Musica a cui viene associato .  Il tutto secondo quel meccanismo della EMOZIONI di cui si diceva all’inizio .

Se la Musica ha celebrato il Vino da sempre, non lo stesso si può dire al contrario per il Vino verso la Musica .  Per decenni la Società si è affidata a criteri fin troppo di “razionalità” sulle scelte di Comunicazione. Le EMOZIONI venivano considerate quasi un elemento di disturbo, come giustamente scrive il Prof. Vincenzo Russo (della Università IULM di Milano), presente nelle giornate pescaresi, con degli interessantissimi seminari e autore del Volume “Comunicare il Vino” .

La Neuroscienza e le moderne teorie comportamentali, hanno dimostrato invece come l’EMOZIONE sia un COGENTE del processo decisionale, ovvero un elemento che guida le decisioni . Secondo Davidson e Begley quando le emozioni positive ci danno energia riusciamo a concentrarci meglio e ad ampliare pensieri ed attenzione . Le emozioni favoriscono le attività cognitive . Questo significa che il consumatore si serve delle EMOZIONI come elemento di dirimente ! .. Quale più grande emozione della Musica  .. e quale più penetrante e sanguigna Musica oggi del Blues, del Soul, del Gospel o della Latin Music e del Jazz d’autore ? .. (scriviamo Noi) .

Come il Prof. Russo conferma nei suoi studi, questo è quanto diceva anche Damasio nel suo saggio “L’errore di Cartesio”, ove si dice appunto che “ la dimensione emotiva partecipa totalmente del processo decisionale guidandolo” . Siamo “macchine emotive che pensano” perché nel nostro cervello si attiva prima il sistema limbico (quello dell’emozione) e poi la corteccia (a cui invece fa capo la razionalità) .

Per questo il collegamento tra Musica e Vino risulta determinante per delle importanti scelte di Marketing

Come anche lo stesso Direttore e Creatore del Blues & Wine – Joe Castellano – ha spiegato a Pescara, nella tavola rotonda di “Spumantitalia 2020” dedicata all’influenza degli  eventi e dei beni culturali sul marketing delle Aziende vinicole, il consumatore medio non possiede ovviamente le conoscenze sulla materia enoica che può avere un produttore, un sommelier o un assaggiatore esperto.

Ma il consumatore medio, che ricordiamo quindi vuol dire la grandissima parte dell’utenza, al momento dell’acquisto si lascerà guidare da fattori, come : prezzo, pervasività del brand ed EMOZIONI che lui nelle proprie esperienze ha associato a quel prodotto .

L’esperienza fatta in diciotto anni di Blues & Wine Festival, ha confermato che tantissima gente che ha vissuto i meravigliosi concerti e Gran galà proposti dalla manifestazione nei luoghi più emozionanti ed eleganti del Turismo siciliano ed italiano più in generale, ha ricordato successivamente con grande suggestione, i sapori ed i profumi dei Vini assaggiati durante quegli eventi  e che marcatamente alla loro mente hanno richiamato delle inconfondibili EMOZIONI .

Ovviamente non tutte le Musiche possono avviare un percorso positivo di sensazioni e di ricordi stimolanti, ma solo determinate frequenze che si associano ad un contesto, ad una filosofia di vita e ad un modo ben preciso di percepire la “bellezza” ed il buon gusto .

Qualcuno ha detto che il Vino è la materializzazione liquida del Blues …  Di certo – come da sempre affermato da Joe Castellano – si può dire che Blues e Vino sono due linguaggi globali che non hanno bisogno di parole e che nascono entrambi dal lavoro, dal sudore e dalla passione per la Terra .

Se grandi Maestri, come : Bach, Mozart, Beethoven, Brahms, Verdi, Rossini,   o grandi interpreti più dei giorni nostri come : Frank Sinatra, Elton John, i Rolling Stones o gli italiani Giorgio Gaber, Paolo Conte e tanti altri .. hanno tutti scritto qualcosa sul Vino, legittimo pensare che quelle loro musiche/brani avessero un messaggio per quella platea di tutta l’Umanità, che proprio da questa connessione potessero vivere ancora più profondamente la profonda essenza delle due cose …

Al Mondo del Vino, oggi, sapere cogliere viceversa le potenzialità offerte dalla immensa “Platea” di cui si è appena detto, per rendere indimenticabile un loro prodotto, condotti tra la gente dalla migliore Musica .

Liborio Butera: