L’inganno del garantismo per fregare gli italiani
I politici, i loro staff di comunicazione, i media allineati e perfino l’ultimo militante di paese che diffonde il verbo nei bar sono stati talmente bravi ad inculcare nel cervello di ciascun italiano la stronzata del garantismo al punto tale che tutti siamo disposti a tollerare pezzi di istituzioni indagate e/o corrotte.
Siamo diventati dei fini giuristi, sappiamo che i gradi di giudizio sono tre e pertanto perchè il tale ministro si deve dimettere? Perchè il tale sottosegretario deve dimettersi? Continuassero ad amministrare anche se sulla loro onestà si addensano nuvoloni nerissimi frutto da indagini della magistratura. Deve stare al suo posto!
Poi scopriamo che l’Italia, proprio così l’Italia, è uno dei paesi fra i più corrotti al mondo, dove la raccomandazione continua a farla da padrone e dove gli stessi concorsi sono truccati per favorire amici e parenti di politici vari.
Si scopre che il marcio talvolta si annida perfino nella magistratura, negli organi inquirenti fino ad arrivare agli organi giudicanti. Ma il garantismo impone di attendere il terzo grado di giudizio con buona pace di tutti.
Concludo precisando che garantista lo sono pure io: nessuno è colpevole fino al terzo grado di giudizio, è persino ovvio precisarlo, ma nel caso dei politici, si difendessero da comuni cittadini senza avere la possibilità di entrare nelle stanze dei bottoni.
Non caschiamo, dunque, nel giochino garantista/giustizialista che è stato ideato proprio per dividere l’opinione pubblica e continuare a fare ciò che hanno fatto fino ad oggi e vogliono fare anche domani.