Quelli che… contro il RDC
Mi capita sempre più spesso di confrontarmi sul Reddito di Cittadinanza RDC con amici che si professano o si professavano di sinistra che legittimamente si schierano contro l’erogazione di tale strumento. Per me la loro posizione resta incomprensibile e spesso mi domando: chissà per quale arcano motivo si stanno schierando contro l’intervento voluto da una parte del governo (il Movimento 5 Stelle) a sostegno dei più deboli?
La cosa che mi lascia perplesso sono le motivazioni addotte, la prima è: l’Italia è un Paese di furbetti e quindi qualcuno riuscirà ad aggirare le norme e lavorerà pure in nero.
A sostegno di questa tesi (non mi stupisco) vari programmi di approfondimento politico che – come se volessero offrire una guida gratuita – si stanno impegnando a spiegare ai cittadini tutte le maniere per fregare lo Stato. Perchè il RDC approvata la legge, piaccia o meno, è un provvedimento dello Stato.
Insomma come se tutte le sere andasse in onda una trasmissione TV che spiega dettagliatamente come delinquere e farla franca, chiamandola televisione di approfondimento…
Comunque sia, io resto favorevole al reddito di cittadinanza come ero favorevole al reddito di inclusione. E’ chiaro che il RDC prevede più soldi, mentre quello di inclusione sembrava più una mossa politica o poco più. Oggi Gentiloni & Co. sono pentiti per non averci creduto fino in fondo e per non averlo finanziato.
Ritornando però alle critiche dei programmi di approfondimento, provo a seguire la sostanza dei loro ragionamenti con qualche esempio semplice iniziando con i pensionati, l’esempio è questo: visto che i pensionati, di nascosto, possono fare qualche lavoretto in nero per arrotondare il loro assegno pensionistico secondo il loro ragionamento andrebbero abolite le PENSIONI!
Visto che qualche disoccupato che usufruisce della NASPI magari si arrangia con qualche lavoretto perchè l’assegno di disoccupazione non basta a sfamare la famiglia: la NASPI andrebbe abolita.
In Italia ci sono 5 milioni di poveri fra questi qualcuno potrebbe fare il furbo e usufruire così del RDC anche se non ne ha diritto: la soluzione? NON AIUTIAMO I 5 MILIONI DI POVERI. E chi prova a fargli capire che i loro ragionamenti sono figli del liberismo più bieco o suggeriti da certa tivù eccoli pronti a dare dell’incompetente al loro interlocutore.
Basterebbe fare un giro alle mense dei poveri o alle Caritas per toccare con mano la povertà e per vedere persone dignitosissime vittime delle politiche sbagliate dei governi degli ultimi 10/20 anni o delle localizzazioni più spinte costrette a rivolgersi agli enti caritatevoli per sfamarsi o sfamare la loro famiglia. Chissenefrega, quel giornalista dal contratto d’oro ha detto che qualcuno può fare il furbo e per questo non bisogna aiutare nessuno.
Potrei farlo anche io, tanto ho un lavoro sicuro e invece sono favorevole!