I terrapiattisti dopo il servizio delle Iene sono diventati la barzelletta d’Italia, un po’ come il papà di Renzi che sosteneva di essere diverso dal papà di Di Maio e poi badamba, le Ieie e Filippo Roma sono tornati alla carica dimostrando che farebbe meglio a tacere. Il silenzio è d’oro!
Ma sui terrapiattisti siamo un po’ tutti complici e ce lo dimostra quel geniaccio del mio amico Marco Traferri che proprio stamattina sul suo profilo facebook scrive il suo pensiero che questa volta non ho potuto fare a meno di riportarlo sul mio blog.
“Scendono dal letto sempre con lo stesso piede, sempre dallo stesso lato. Cambiano strada dinanzi a un gatto nero. Sia mai che passino a piedi sotto una scala. Davanti a un carro funebre? Si rovistano nei genitali. Vanno in depressione se rompono uno specchio. Di Venere e di Marte guai se danno inizio all’arte. Leggono l’oroscopo. Lanciano monete alla Fontana di Trevi, rigorosamente di spalle. Mangiano lenticchia l’ultimo dell’anno. Appendono ferri di cavallo alle pareti e code di tasso in automobile. Sia mai che aprano l’ombrello in casa. Spargono sale sul davanzale e se lo tirano dietro la schiena a tavola. Esprimono desideri se cadono meteore. E, giustamente, deridono i terrapiattisti”.
E’ o non è un genio?