Ecco come era Eraclea Minoa, la ricostruzione dell’ing Nino Gambino
ERACLEA MINOA NEL SUO MASSIMO SPLENDORE
Tra il 350 e il 280 a. C. Eraclea Mìnoa, come altre città greche, visse un periodo di grande splendore, il massimo della sua esistenza.
Le sue mura raggiunsero un perimetro complessivo di sei chilometri la presenza di torri insieme ad altri accorgimenti del percorso dell’intero settore ci fanno pensare ad una età piuttosto progredita nell’arte militare, in cui la difesa non era considerata fine a sé stessa, ma doveva offrire anche possibilità offensive ai difensori.
Durante questo periodo fu costruito anche il teatro di tipo greco, con la cavea poggiata sul pendio di una collinetta a 75 metri sul livello del mare; cavea che misura m. 33,25 di diametro, articolata in 10 gradinate e divisa in 9 settori con 8 scalette; poteva ospitare circa 3.000 spettatori. Si vedono ancora i sedili, provvisti di schienale e braccioli, destinati alle autorità e ai personaggi più importanti della città.
Peccato che un sito archeologico di tale importanza storica e di tale bellezza paesaggistica sia ancora ad oggi poco valorizzato e pubblicizzato ai fini turistici.
ing. Nino Gambino
n.b. l’immagine allegata è un mio personale riadattamento con aggiunta di alcuni particolari ad un precedente studio e ricostruzione virtuale effettuato dalla ALTAIR4 MULTIMEDIA cui l’immagine originaria appartiene. studio sviluppato grazie agli studi effettuati dal Prof. E. De Miro il più importante studioso di Eraclea Minoa.