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Festa dei lavoratori: il mio pensiero va ai 9 milioni e mezzo di poveri

Festa dei lavoratori con il pensiero rivolto ai 9 milioni di poveri italiani

Un tempo la festa dei lavoratori era vissuta come la festa di chi un lavoro lo aveva e lottava per avere nuovi diritti per sé per la propria famiglia, ma anche per gli altri lavoratori. Oggi non è più così. Complice la crisi (?), complice la riforma del lavoro che ha cancellato i diritti conquistitati dai nostri padri e dai nostri nonni ci ritroviamo a ricordare lavoratori: “sfruttati a 4 euro all’ora – scrive Paola Revelant -, lavoratori dei call-center con dei turni pazzeschi, quelli dei supermercati che anche oggi lavorano, quelli che si ammalano per essere stati esposti all’amianto e quelli di Taranto con le loro famiglie…..i giovani che vanno all’estero perché lavoro non ce né….i migranti che vivono in baracche per la raccolta stagionale assoldati da caporali mafiosi…..i lavoratori dell’articolo 18 che non esiste più… della nuova riforma del lavoro… della scala mobile eliminata anni or sono… delle mamme senza più diritti per stare con i loro figli… e tanto altro… – conclude con amarezza – Scusate ma non c’è proprio nulla da festeggiare….purtroppo. Speriamo possa cambiare qualcosa..per i nostri figli..per i nostri nipoti….”

Oltre 9 milioni di nuovi poveri, i dati

La verità è che in Italia la povertà è in aumento. I nuovi dati Istat sono preoccupanti e segnano il fallimento della politica e dei governi degli ultini 15 anni. Come al solito i più poveri sono al Sud dove l’economia poggia ancora sulle pensioni dei nonni e dei genitori, ma questi non vivranno in eterno.

Secondo l’Istat lo scorso anno la povertà relativa riguardava 9 milioni 563 mila persone, il 15,8% della popolazione. Numeri enormi di un paese che anno dopo anno registra un incremento di questi dati, basta solo pensare che la povertà relativa dell’anno precedente era di 8 milioni 163mila.

Concludo così come ho scritto sul mio profilo facebook: Festa del lavoro con oltre 9 milioni di poveri grazie alle politiche scellerate degli ultimi anni. Il mio pensiero va a loro, solo a loro!

Liborio Butera:
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