Lo scalpellino dell’Etna è uno di quei mestieri antichi che rischia di scomparire. Un tempo venivano definiti i “pirriaturi” perchè lavoravano nella “pirrera”, le vecchie cave di pietra lavica.
Dai loro martelli e scalpelli sono nate le cosiddette “basuli”, ovvero grosse pietre laviche utilizzate ancora oggi per realizzare la pavimentazione di moltissime strade siciliane.
Lo scalpellino dell’Etna è un mestiere che rischia di estinguersi
Un tempo bastava
I passati venivano catturati da quel piccettìo interminabile, sembrava una strana orchestra di percussioni, oggi purtroppo non è più così.
Le macchine stanno prendendo il loro posto, tuttavia ancora vi è qualche irrudicibile che cerca di tramandare le tradizioni e non abbandona l’arte antica dello scalpellino.
Vititando i paesi etnei ne ho incontrato uno a Belpasso, lo vedete all’opera nel video qui di seguito.