Alcuni colleghi di un Liceo hanno redatto un documento, da firmare e da inviare al Dirigente Scolastico, relativo la questione della famosa “Culpa in vigilando” che ha visto condannare un docente che aveva accompagnato un classe in visita di Istruzione.
Nel documento citano appunto la sentenza della Suprema Corte n. 1769/2012 e chiedono:
– di prendere una netta posizione in difesa della categoria invertendo l’onere della colpa in vigilando,
– che lo Stato si sostituisca al docente e ripari il danno causato nell’azione civile, anche in caso di condanna dell’insegnante ed anche in presenza di colpa accertata del docente che dovrà essere provata dalla vittima o dal suo rappresentante legale, cosi come in presenza del legame di causalità tra colpa e danno. Questo consentirà alle vittime di essere indennizzate in ogni caso ed al personale di essere protetto e al riparo di ogni procedimento civile, lo Stato pagando i danni procurati.
– Nell’azione penale, se verrà dimostrato la non intenzionalità delle colpe, occorrerà stabilire che un docente potrà essere condannato solo se è provato che non ha compiuto la dovuta diligenza inerente alla sua funzione, alle sue competenze, al suo potere ed ai mezzi di cui dispone.
Occorrerà aggiungere che il docente dovrà :
– aver violato in modo manifestamente deliberato un obbligo di prudenza o di sicurezza previsto dalla legge o da un regolamento,
– aver commesso un dolo caratterizzato esponendo altrui ad un rischio di particolare gravità che non poteva ignorare.
E se non si avranno risposte concrete si rifiuteranno di accompagnare gli studenti alle visite di istruzione, ma anche semplicemente fuori dalla scuola.
Senza dubbio la sentenza citata ha creato un precedente pericoloso che mette con le spalle al muro i docenti che – ricordo – per accompagnare le classi non percepiscono un solo centesimo.
Gli interessati possono scaricare la lettera cliccando questo link