Anche quest’anno l’area archeologica di Eraclea Minoa ospiterà il circuito dei Teatri di Pietra per la Regia del maestro Aurelio Gatti. Eraclea Minoa ospiterà 6 spettacoli di altissimo livello. Il circuito toccherà altri 9 siti siciliani. Gli interessati possono scaricare cliccando questo link il calendario completo SCARICALO.
Tempio di Hera, Selinunte – Castelvetrano (Tp) dal 23 luglio al 22 agosto (7 spettacoli)
Area archeologica Eraclea Minoa, Cattolica Eraclea (Ag) dal 24 luglio al 18 agosto (6 spettacoli)
Teatro antico di Morgantina, Aidone (En) dal 25 luglio al 7 agosto (5 spettacoli)
Teatro antico di Akrai, Palazzolo Acreide (Sr) dal 25 luglio al 14 agosto (7 spettacoli)
Teatro antico Monte Iato, San Cipirello (Pa) dal 26 luglio all’1 agosto (3 spettacoli)
Giardino della Kolymbetra, Agrigento dal 26 luglio al 6 agosto (3 spettacoli)
Castello Arabo normanno, Castellammare del Golfo (Tp) dal 27 luglio al 23 agosto (5 spettacoli)
Ex Macello, Centro polivalente Abate, Caltanissetta dal 28 luglio al 2 agosto (3spettacoli)
Cave di Cusa, Campobello di Mazara (Tp) dal 29 luglio al 12 agosto (3 spettacoli)
Teatro all’aperto Istituto Fascianella, San Cataldo (Cl), dal 30 luglio all’8 agosto (2 spettacoli)
www.teatridipietra.org; http://teatridipietrasicilia.blogspot.it/
Quattordici spettacoli itineranti in dieci siti siciliani di sei delle nove province dell’Isola. Giovedì 23 luglio parte l’undicesima edizione di Teatri di Pietra Sicilia la rete culturale per la valorizzazione dei teatri antichi e dei siti monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo che coinvolge i siti archeologici e le aree monumentali italiane. La rete, ideata da Teatri di Pietra Sicilia e Capua Antica Festival e diretta da Aurelio Gatti, quest’anno è promossa direttamente dai Comuni coinvolti con il sostegno dall’Associazione Teatri di Pietra Sicilia e Capua Antica Festival, in collaborazione con il FAI di Agrigento.
Anche quest’anno Teatri di Pietra da vita a un percorso di arte e cultura che privilegia lo straordinario patrimonio stori-co e artistico siciliano e al contempo offre una concreta opportunità di sviluppo socio-culturale e crescita dei territori coinvolti: obiettivo principale è promuovere la conoscenza del patrimonio storico e paesaggistico della Sicilia attraverso lo spettacolo dal vivo e valorizzare aree straordinarie che si offrono ad una fruizione più ampia, coinvolgendo un pubblico diversificato e più vasto. Tutto questo nonostante la crisi, anche del settore, che non da tregua agli operatori dello spettacolo che continuano nonostante tutto a stare in prima linea, in scena sopra un palco che per tetto ha un cielo di stelle, convinti che la bellezza e il teatro possano dare vita a una nuova comunità. Ed è proprio questo il feel rouge che lega la programmazione siciliana di Teatri di Pietra 2015 che propone capolavori del Mito come testimonianza di una grande perdita, quella della comunità. Questo è lo spirito dell’undicesima edizione di Teatri di Pietra Sicilia: la ri-costruzione di una comunità consapevole e aderente alla proprio storia e identità attraverso il riconoscimento di quegli stessi luoghi, oggi siti archeologici o monumentali, che furono centro e cuore pulsante di civiltà.
In particolare quest’anno Teatri di Pietra Sicilia porterà i suoi spettacoli in tre siti del Trapanese (Tempio di Hera, Selinunte – Castelvetrano; Castello Arabo normanno, Castellammare del Golfo; Cave di Cusa, Campobello di Mazara), due dell’Agrigentino (l’Area archeologica Eraclea Minoa, Cattolica Eraclea e il Giardino della Kolymbetra, Agrigento), due nel Nisseno (Ex Macello, Centro polivalente Abate di Caltanissetta e Teatro all’aperto dell’Istituto Fascianella, San Cataldo) e, ancora, al Teatro antico di Morgantina, Aidone (En) ; al Teatro antico Akrai, Palazzolo Acreide (Sr) e al Teatro antico di Monte Iato, San Cipirello (Pa).
La ricorrenza di Teatri di Pietra Sicilia, che dal 2005 si propone puntualmente ogni anno nonostante le difficoltà, fa di questa manifestazione un appuntamento “atteso” , testimonianza di un progetto di rete culturale che aggrega e cresce intorno a un’idea innovativa di valorizzazione e sviluppo sostenibile dei territori. Una nuova edizione quindi, resa possibile grazie all’impegno delle Amministrazioni coinvolte che attraverso Teatri di Pietra ribadiscono la volontà a operare un diverso modo di fare “turismo/cultura e sviluppo” privilegiando progettualità che concretamente dialoghino con il territorio, le cittadinanze e le identità che queste esprimono e in cui i luoghi non siano solo demanio da affittare . Un progetto che anche in un momento di grande difficoltà riesce a esprimere la convinzione e la determinazione a fare della cultura e del patrimonio la risorsa principale di sviluppo delle cittadinanze coinvolte.
La programmazione del 2015 prevede 44 appuntamenti : “minore” nella quantità, rispetto alle precedenti, ma invariata nella qualità con la presenza di artisti di grande prestigio del teatro nazionale, anzitutto, ma anche della danza e della musica. Galatea Ranzi (straordinaria interprete di “Fedra diritto all’amore”) , Elisabetta Pozzi (che torna in Sicilia questa volta nei panni di “Elena”) e Barbara De Rossi (interprete di “Medea” per la regia di Francesco Branchetti), danno l’idea dell’impegno nella programmazione di Teatri di Pietra e dello sforzo organizzativo che sta dietro al progetto, una delle poche realtà siciliane che da anni opera senza contributi pubblici regionali, ma solo con il supporto dei comuni che ospitano. Accanto ai nomi più conosciuti, numerosi altri di altrettanto pregio come Giancarlo Sammartano (regista de “Il persiano-Cartaginese”), Manuel Giliberti (regista di “Quando Elektra muore”), Matteo Tarasco (che firma drammaturgia e regia di “Iliade – Le lacrime di Achille”), Cinzia Maccagnano (interprete di “Argonauti –Giasone e Medea” e regista di “Le rane”), Miriam Palma diretta da Lina Prosa in “Esecuzione – Ifigenia” e, per la danza, Giovanna Amarù (“Canto scuro”) e il coreografo italo-africano Mvula Sungani con “Anemos”.
Tra le “perle” di questa stagione, lo spettacolo “Incanto Scantu” – da Franco Scaldati, Ovidio e Mircea Eliade che vedrà in scena, sulle musiche originali eseguite dal vivo dal maestro Lelio Giannetto, Marta Cirello e Tiziana D’Angelo con Salvatore Pizzillo della Compagnia Franco Scaldati –, e “Apollo e Dafne”, opera musicale barocca rara con Salvatore Salvaggio (basso baritono), Makie Nomoto (soprano), Antony Agnello (mimo) e l’Orchestra del Mito Opera Festival diretta dal maestro Luigi Sferrazza, di cui firma la regia Salvatore Salvaggio.
La stagione 2015 prenderà il via giovedì 23 luglio dal Tempio di Hera di Selinunte con “Kiron cafè – il centauro” ilaro-tragedia di danza e teatro prodotta da MDA produzioni Danza per la regia dello stesso Aurelio Gatti, direttore artistico di Teatri di Pietra. In scena, sulla drammaturgia firmata a quattro mani dallo stesso Gatti con Sebastiano Tringali, i cantanti e ballerini Giuseppe Bersani, Marta Cirello, Tiziana D’Angelo, Eugenio Dura, Gipeto, Luna Marongiu, Rosa Merlino si muovono sulle musiche originali eseguite dal vivo da Marcello Fiorini, con gli attori Mario Brancaccio e Sebastiano Tringali. Lo spettacolo è ispirato al mito di Kirone (da Senofonte, Ovidio e Dante), il Centauro mezzo cavallo e mezzo uomo, simbolo di ribellione insieme a Prometeo (con il quale condivide una importante e singolare sincronicità mitologica e simbolica) nonché elemento necessario per il cambiamento. Kirone, l’archetipo del guaritore ferito, rappresenta le nostre ferite, fisiche, emozionali, spirituali e al contempo la nostra guarigione, e personifica la sfida verso un “sistema globale” anestetizzante e falsamente “rassicurante”, una malattia che sta avanzando e la cui guarigione non può essere demandata ad un singolo e semplice farmaco. Il Kiron café, ambientato in una striscia di confine tra Europa e Mediterraneo, tra occidente e povertà, tra mondi senza transito e avventori, è una commedia dall’amara ironia in cui Kirone, maestro di arti curative e saggezza, può per tutti ma… non per se stesso. Dopo la messa in scena di Selinunte “Kiron cafè – il centauro” aprirà altre piazze del circuito Teatri di Pietra Sicilia: il 24 luglio Eraclea Minoa, il 25 luglio Morgantina, il 26 luglio Monte Jato il 27 luglio il Castello Arabo Normanno di Castellammare del Golfo, il 28 luglio l’Ex Macello (nuovo sito) di Caltanissetta.
Le altre aperture sono affidate a “Fedra, diritto all’amore” con Galatea Ranzi e la regia di Consuelo Barilari che inaugurerà il Teatro antico Akrai di Palazzolo Acreide il 25 luglio e il Giardino della Kolymbetra il 26 luglio; “Le Rane” della Compagnia La Bottega del Pane che sarà il primo spettacolo messo in scena alle Cave di Cusa, nuova location di Campobello di Mazara il 29 luglio; e “Il Persiano- Cartaginese” con Paolo Floris, Tommaso Lipari, Mattia Parrella e Andrea Puglisi per la regia di Giancarlo Sammartano che inaugurerà la stagione dei Teatri di Pietra al Teatro all’aperto dell’Istituto Fascianella di San Cataldo il 30 luglio
Informazioni
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.15, fatta eccezione per il sito di Monte Jato (inizio alle ore 18)
Solo lo spettacolo “Esecuzione Ifigenia” al Tempio di Hera di Selinunte il 30 luglio è previsto alle ore 19.30.
Biglietti
In tutti i siti i prezzi dei biglietti sono di euro 12 intero, euro 10 ridotto, euro 8 convenzioni.
I biglietti si possono acquistare solo presso le biglietterie dei siti, la stessa sera dello spettacolo.
Ufficio stampa Teatri di Pietra Sicilia
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