Esistono artisti che quando salgono sul palco riescono sempre a regalare emozioni nuove. Artisti che non smettono mai di esplorare percorsi nuovi, a volte scavando nel passato per riportare poi nel nostro tempo melodie sconosciute e a volte dimenticate. Dimenticate e quasi scomparse perchè qualcuno nel passato le ha volute cancellare con la violenza. L’artista in questione è uno dei giovani pianisti più promettenti nel panorama musicale italiano che si sta ricavando spazi importanti anche all’estero: Andrea Manzoni. Andrea ha rivisitato le musiche della tradizione armena riarrangiandole ma mantenendo lo spirito e i testi delle canzoni tradizionali, con l’aggiunta di nuove sonorità al già prezioso repertorio folkloristico armeno dei più importanti compositori che vanno da Komitas, Berberian, Ganatchian e Sayat Nova. C’è riuscito!
Assieme alla cantante armena Rosy Anoush Svazlian, dopo due “sold out” a Londra, si sono esibiti anche a Biella, al teatro Sociale Villani per la stagione teatrale “Biella in scena” presentando al numeroso pubblico: NUR PROJECT “ARMENIAN MELODIES”. La serata ha avuto un enorme successo, presenti anche molti studenti delle scuole superiori biellesi che oltre a prendere confidenza con queste raffinate melodie hanno ricordato uno dei genocidi più cruenti mai vissuti dall’umanità: quello del popolo armeno. Proprio quest’anno ricorre il centenario, sarà commemorato il prossimo 24 aprile 2015.
A margine del concerto ho intervistato Andrea Manzoni e Rosy Anoush Svazlian, di seguito il video.