Libero Tassella: Vogliamo andare in pensione senza se e senza ma, è una lotta che riguarda tutti gli insegnanti.
Abroghiamo questa riforma sulle pensioni: ha provocato l’infelicità, la povertà, la disperazione, la frustrazione di tanti italiane e italiani, ma lei è stata solo lo strumento certamente consapevole, altrimenti non riesco a spiegarmi quelle lacrime, tanto danno è stato fatto e tanto se ne continuerà a fare nei prossimi anni se quella legge non sarà abrogata, fermata, cancellata per un senso di giustizia sociale, di un dovere sociale e paradossalmente anche di risparmio economico; forse parole non più di moda, ma …per queste parole molti sono morti nel nostro paese, molti hanno lottato, pensando di costruire un mondo migliore o almeno che sapesse rispettare l’umanità presente nell’uomo.
Lo Stato è fatto di cittadini che dopo aver lavorato nei cantieri, nelle fabbriche, nelle ferrovie, nella scuola, essersi ammalati e correre il serio rischio di ammalarsi, devono avere il diritto alla pensione; il neoliberalismo lo hanno trasformato in un neo-schiavismo le cui regole sono quelle funzionali solo al mercato e all’arricchimento di pochi; no alle pensioni d’oro, no all’evasione fiscale e all’elusione fiscale, requisite i beni costruiti con e sulla frode, l’inganno e la corruzione, ma abrogate quella ignobile legge dello Stato Italiano, che meriterebbe una richiesta di scusa ai lavoratori da parte del presidente uscente, il presidente Giorgio Napolitano, che chiude l’avvenire ai giovani e fa perdere ricchezza e speranza ai paese, per i giovani italiani che sono costretti ad emigrare, per i lavoratori anziani che sono costretti ad assentarsi per malattie serie. Ma queste son cose fin troppo banali. Abrogate questa legge, uomini della politica, il doppio volto della Fornero è emblematico, per questo l’ho pubblicato questa foto. Non vogliamo morire sul lavoro, e per il lavoro, vogliamo solo avere la possibilità di andare in pensione! Libero Tassella.