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Renzi ha messo KO i sindacati, ne ha decretato la fine del potere di veto

Chi segue la politica sa bene che le riforme peggiori sono state portate a termine da quei governi che godevano del consenso dei sindacati, governi di centro-sinistra o governi tecnici sostenuti sempre dal centro-sinistra. Con questo non voglio dire che quelli di colore diverso siano stati migliori, anzi… dico che alle loro iniziative devastanti si alzava sempre la protesta dei sindacati e dal centro-sinistra. Oggi invece stiuamo assistendo al paradosso che più paradosso non si può: Berlusconi sostiene che le riforme di Renzi siano le stesse proposte dal suo partito (centro-destra), dall’altro lato Renzi sostiene, come riporta l’agenzia di stampa La Presse, che finalmente è finito il potere di veto dei sindacati, in altre parole li ha messi KO. Insomma è proprio vero che per fare le riforme di destra occorre un governo di sinistra. Con tutto il rispetto per la sinistra Vera che sembra essere scomparsa per sempre.

“E’ finito il tempo di quando il potere di veto ce l’avevano i sindacati con una manifestazione di piazza”. Lo ha detto il presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi, intervenendo all’assemblea nazionale del partito.

“Rispettiamo chi ha fatto lo sciopero – ha aggiunto – ma sappiamo che non è stato solo uno sciopero sul Jobs Act, altrimenti non si spiegherebbe perchè non è stato fatto sciopero anche sulla legge Fornero”.

“Quando sento Barbagallo – ha continuato – dire che ci vuole la Resistenza rispondo che le ultime lettere dei distaccati sindacali non me le immagino. La Resistenza è una cosa seria”. “Non penso che il Jobs act sia fascista e che ci voglia la Resistenza”, ha aggiunto Renzi.

“Non ha senso – ha sottolineato poi – tornare a votare a ogni intoppo: serve il coraggio e la voglia di andare avanti sul serio”.

Liborio Butera:
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