Non si sa piu’ da quanto tempo si discuta della prossima riforma sulla scuola del governo Renzi. E’ passata l’estate, l’autunno è finito e chissa’ l’inverno che sorprese ci riservera’ sotto l’albero di natale per noi precarissimi delle graduatorie d’istituto? La consulatzione online sulla “buona scuola” è terminata, in piu’ è attesa per il 26 novembre 2014 la pronuncia della Corte di Giustizia europea sulla stabilizzazione del personale precario della scuola in Italia, che abbia svolto almeno 36 mesi di servizio. Potrebbe trattarsi di una sentenza storica su abuso del precariato.
Ma davvero tale sentenza riguardera’ tutto il precariato della scuola italiana?
Sicuramenete il personale delle graduatorie d’istituto sara’ escluso, come se non fosse parte integrante di quel precariato storico di cui la scuola si è servita in questi anni per andare avanti. Molti docenti precarissimi delle graduatorie d’istituto hanno affrontato negli ultimi due anni: il tirocinio attivo formativo detto tfa ; il percorso abilitante speciale detto pas; di loro, pertanto, nè il premier Renzi nè il ministro Giannini si sono preoccupati di spendere due paroline a favore . Come mai ci si chiede da tempo? Quali sono i progetti per questi lavoratori precarissimi che, a proprie spese, hanno affrontato i percorsi formativi atti a dimostrare la loro idoneita’ all’insegnamento?
Inoltre, tra i pensieri dei nostri governatori, desiderosi di riformare la scuola italiana obsoleta e fatiscente, non esistono nemmeno i precarissimi della 3 fascia d’istituto. I quali per anni hanno coperto cattedre che nessuno voleva o cattedre i cui i titolari assenti, non sempre per motivi gravi e reali, lasciavano per presunta malattia.
Vorremmo che il ministro dell’istruzione Giannini rispondesse a tali quesiti tramite una time question, magari sollecitata dalle forze politiche.
Sicuri che ci ascoltera’, ringraziamo salutando.
Precarissimi delle graduatoria d’istituto: Annalisa failla Davide fabris