Il ritorno del Mancio, addio al mai amato Mazzarri
Non è mai nato il feeling fra Mazzarri e i tifosi, non è mai nato anche perchè ul tecnico dell’Inter non è mai stato messo nelle condizioni di lavorare come (forse) lui stesso sperava. Il primo anno ha vissuto sulla sua pelle il cambio di guardia in società.Mazzarri ha dunque ereditato una situazione di transizione avendo ancora in rosa giocatori sulla via del tramonto come campioni alla Zanetti, Samuel, Cambiasso ecc. Ha chiesto la loro cessione per poter gestire il nuovo gruppo e gettare le basi per un nuovo ciclo, è stato accontentato.
Quello di quest’anno, infatti, doveva essere il suo anno poichè è stato lui stesso a costruirsi la squadra, forse low cost, ma quei calciatori li ha voluti lui e il suo staff. Più volte lo ha anche affermato pubblicamente, sentiva sua la squadra, anzi sempre più sua e sie è visto. Peccato! La squadra si è espressa sempre in malo modo al punto che gli stessi tifosi via, via hanno desertato il Meazza. L’esonero era dovuto? Beh sicuramente l’ambiente aveva bisogno di una scossa e di speranze (soprattutto per le casse del club, il marketing per Thohir è tutto!) e chi poteva garantire ciò se non un tecnico che in passato aveva preso un’Inter in difficoltà e le aveva insegnato a vincere? Il Mancio. Uomo certamente elegante e carismatico. Tecnico che davanti ai microfini si esprime in un Italiano corretto ed efficace. tecnico che è riuscito a vincere anche all’Estero, dunque benvenuto Mancio. Il tecnico c’è, adesso facciamo la squadra!