COMUNICATO – MALTEMPO, L’AGRICOLTURA VA SOTT’ACQUA: DECINE LE IMPRESE AGRICOLE ISOLATE NELLE AREE MONTANE DI BIELLESE E VALSESIA
Le esondazioni, pure intermittenti, del fiume Sesia a Prarolo, oltre a quella dei torrenti Cervo a Formigliana e Buronzo ed Elvo a Carisio rischiano di mettere sott’acqua l’agricoltura in diverse aree del Vercellese, complicando le ultime operazioni di taglio di riso e mais e mettendo a rischio la semina dei cereali autunno vernini.
Stimare i danni è, allo stato attuale, impossibile, ma l’agricoltura rischia di pagare le conseguenze dell’ondata di maltempo che, a vista d’occhio, peggiora con nuovi smottamenti e allagamenti che si estendono, oltre ai centri abitati, alle zone di campagna: i campi sono infatti i primi a ricevere l’acqua dei fiumi esondati. Situazione difficile in Valsesia e nell’Alto Biellese, dove gli smottamenti – e la conseguente chiusura delle strade – mettono a rischio i collegamenti con le imprese agricole. La preoccupazione peggiore è per il rischio di frane nelle aree montane: a Crevacuore un settantenne ha perso la vita, investito dal fango e dai detriti.
Nella zona sono decine le imprese agricole isolate, in particolare nella zona di Caprile e Ailoche. E così è anche in diverse valli dell’alto Biellese. Anche nelle campagne di Trivero la situazione non è tranquilla: “Di fatto siamo isolati – racconta a voce un imprenditore agricolo raggiunto telefonicamente – sia per uno smottamento sulla strada di collegamento, sia per il timore di dover percorrere una via alternativa dove temiamo possano esservi moti franosi”.
Allagamenti si registrano su un’ampia fascia tra la collina e la pianura biellese, da Zubiena a Sandigliano, Mongrando e Cerrione. Esondato anche il torrente Rovasenda, nel territorio vicino a Roasio, mentre si segnalano stalle allagate, in particolare nel comune di Mosso. La situazione è in continuo divenire e i tecnici di Coldiretti sono sul territorio per monitorare gli eventi. Alto anche il livello di tutti gli altri corsi d’acqua, tra cui il Sessera.
Cascine e aziende agricole isolate anche nella zona di Cellio, in Valsesia, dove la viabilità resta difficile per una frana che non rende al momento percorribile la strada che dà accesso al paese.
“Nulla si può contro la forza della natura; il sistema di sgrondo delle risaie e il fitto reticolo di canali che attraversa il territorio vengono in aiuto del territorio, anche grazie alla costante cura degli enti irrigui, ma è chiaro che di fronte a piogge di questa portata si può fare ben poco” sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti interprovinciale, Paolo Dellarole e Marco Chiesa.
“L’agricoltura è troppo spesso vittima di scelte sbagliate, che negli anni hanno privilegiato la cementificazione rispetto a uno sviluppo equilibrato del territorio. Non si è tenuto sufficientemente conto dell’importanza di preservare il suolo rurale come bene comune e questo non ci aiuta a fronte di quanto sta succedendo ora…”
In molti campi allagati era appena stato seminato il frumento mentre in altri si stava ultimando la raccolta del riso e del mais.
“La viabilità in tilt, le aziende agricole alle prese con gravi difficoltà, l’ennesimo raccolto perduto… purtroppo si tratta di una realtà già vista ripetersi nel tempo. E le previsioni per il fine settimana non fanno certo ben sperare. In considerazione di quanto sta accadendo, certamente Coldiretti sosterrà l’eventuale richiesta di stato di calamità naturale per le zone più duramente colpite”. Come annunciato, i nostri tecnici stanno cercando si raggiungere le aziende più isolate e monitorando la situazione ma si dovranno attendere le prossime ore per avere un quadro più dettagliato relativa a danni e ai problemi.