Ogni Ministro dell’Economia, ogni Premier che si insidia a Palazzo Chigi, parla , dice di essere in grado di avere le soluzioni per uscire dalla crisi. Invece uno dopo l’altro falliscono. Alla luce delle ultime dichiarazioni di PADOAN il quale senza mezzi termini asserisce che la ripresa a rischio, aggiungerei che non c’è, la tenuta del tessuto sociale e produttivo è compromessa dalla gravità della congiuntura economica. Il disavanzo e l’incidenza del debito, anche per il minor apporto delle privatizzazioni, (4,5 miliardi quest’anno). è in aumento Unica nota positiva la discesa della spesa per interessi, -6 miliardi rispetto alle stime. I miglioramenti dei conti nel 2015 saranno limitati e non come ipotizzato, cosi come dagli ultimi due precedenti governi. Il ministero del Tesoro prepara le contromosse, ovviamente sulle nostre spalle. la solita azione delle tasse, se le altre misure non dovessero bastare l’Iva e le imposte indirette aumenteranno per portare in cassa 12,4 miliardi. Una cifra che salirà a 17,8 nel 2017 e a 21,4 nel 2018. Praticamente ci avviamo ad una programmazione di aumenti dell’IVA che sarà innalzata anno dopo anno almeno fino al 2018, addio ripresa. Questi aumenti andranno a ridurre ancora di più il circuito economico dei beni di consumo e non solo, delle varie attività già molto provate dalla situazione. Probabilmente negli anni a venire rivedremo sempre la stessa strategia ovvero previsioni errate, mancato rilancio della nostra economia e del PIL. Le riforme tanto proclamate daille nostre istituzioni, imposte dall’U.E. non trovano realizzazione, ma il problema è ancora più grande perchè quello che si farà, non sarà il prodotto vero e necessario al nostro rilancio ma il frutto partorito da una classe politica incapace che cura soltanto i propri interessi. La politica non può essere fatta con gli slogan, con frasi ad effetto, con citazioni di SANTI (ultimo slogan di RENZI in occasione della festività di S. FRANCESCO) o ricordando qualche grande uomo del passato per copiare concetti come quelli di CARLO MAGNO, primo a capire l’importanza della scuola, voler riformare, rischiare di creare un prodotto scadente come è stato fatto in altri settori come ad esempio la SANITA’.LA LEGGE ELETTORALE O IL TENTATIVO SULLA GIUSTIZIA, comporterà il peggioramento dello stato sociale. Le lotte tra i sindacati, Renzi e minoranza del PD sono il frutto di una lotta d’interessi non per il Paese MA PER I LORO PRIVILEGI, tentando di far passare l’ART. 18 come la madre dell’ultima battaglia, quella che dovrebbe ridimensionare RENZI chiamando in causa la gente comune, attribuendosi il loro sostegno a partire da RENZI e per finire dalla CAMUSSO, continuano a speculare sul cittadino non ricordano il detto : ERRARE E’ UMANO PERSERARE E’ DIABOLICO. o CHE A LUNGO ANDARE IL GATTO che va a rubare il lardo CI LASCIA LO ZAMPINO.
- 10 anni ago
Liborio
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IL TEMPO PASSA MA NESSUN MIGLIORAMENTO PER L’ITALIA.
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