Chiamiamola come vogliamo, fase 2, proroga, ripartenza, di certo c’è che RENZI ha capito che tra il dire ed il fare c’è di mezzo la cronica burocrazia dei potenti politici Italiani. Rimane sempre il dubbio sulle effettive capacità di RENZI nel partorire le sue riforme e leggi, i suoi accordi con SIlvio sono sempre criticati all’interno di alcune componenti del PD. Le uniche certezze sono una legge del SENATO, varata male,(passata in senato) una crisi che continua, infatti i dati di oggi parlano di continue chiusure di imprese e attività commerciali, c’è qualche episodico tentativo di aperture ma le chiusure sono sempre il doppio. Unico dato positivo sono le famose 80 euro che comunque non hanno prodotto gli effetti che lui diceva e desiderava, se non quello del probante risultato elettorale.
Intanto spunta all’orizzonte l’asse HOLLANDE-DRAGHI a quanto pare c’è l’accordo sulla oramai famosa flessibilità, voluta anche dal nostro RENZI. Anche la MERKEL, specialmente dopo i dati dell’ultimo PIL, franco-tedesco, comincia a prenderlo in considerazione, sempre con il vincolo di non sforare il LIMITE DEL 3%: