Ho visto l’altra sera CROZZA nel suo Paese delle MERAVIGLIE, mi da molto da pensare il suo modo di far vedere RENZI come un ragazzino, quasi come quello che ha partecipato al gioco “LA RUOTA DELLA FORTUNA”. Il modo sbarazzino di come intende la politica, fatta da slogan, senza poi tanti fatti. Più confuso che persuaso, dopo essere arrivato a PALAZZO CHIGI. Vuole aprire la segreteria del PD, alle altre componenti, ma senza ricatti ne passi indietro, non vuole subire ricatti da nessuno, vuole fare le riforme, dicendo “COSTI QUEL CHE COSTI”, ma a chi graveranno i costi? Se non erro da quando i GRECI, inventarono la politica come strumento di confronto, di dialogo di soluzione pacifica, per rappresentare tutte le categorie sociali nei loro specifici interessi, ne è passato di tempo, ma il concetto di interesse è sempre trattato in maniera subdola e cura soltanto gli interessi di chi legifera e non di tutti. Riforma della scuola, sono evidenti sopratutto agli addetti, alla categoria, tutte le incongruenze contenute in un provvedimento fatto, come è PREROGATIVA del Governo Renzi, in fretta e furia, cosi come lo è stato il famoso regalo in busta paga delle 80 euro, cosi come la legge del Senato, cosi come si affronta la politica europea nella questione UCRAINA, cosi come si scende in campo a fianco dell’AMERICA a qualunque costo, destinando il 2% del PIL alle spese militari. In fondo il suo continuo pasticciare è elemento presente, non solo in LUI, ma anche negli uomini che ci hanno comandato nell’ultimo trentennio, diciamo che fino a quando DIO c’è la manda buona tutto è buono e benedetto. Mi viene il dubbio se chi è stato osannato, idolatrato, come BERLUSCONI, MONTI, PRODI, gestori dela politica Italiana, e MARCHIONNE, MONTEZEMOLO, PASSERA, MORETTI,gestori del sistema bancario-industriale, tanto per citarne alcuni, abbiano avuto capacità di gestire il loro potere nell’interesse della comunità o soltanto per i fini propri o delle LOBBY? perchè poi passano dalle stelle alle stalle? (chi ancora non lo è lo sarà) forse è il frutto occasionale, il frutto del potere che è passato da quelle parti. Ora godiamoci RENZI e le sue idee, rottamazione, spending review, riforme scuole, riforma della politica, del lavoro,della giustizia e di tanto altro, ma i guai saranno nostri se continuerà il pasticcio, perchè se si vuole riformare un determinato settore, bisogna sentire il settore, senza alcun pregiudizio, ne definire quella voce “RICATTO”, cercare sempre con il dialogo, le soluzioni che danno garanzia di stabilità e funzionalità a tutto il settore, senza disparità ma con vera equità, senza frasi ad effetto tipo ” COSTI QUEL CHE COSTI”, perchè i costi non graveranno su di lui ne tanto meno alla politica in generale ma al settore che si andrà a riformare.
- 10 anni ago
Liborio
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IL PASTICCIO: piatto preferito di RENZI.
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