IL FONDO MONETARIO MONDIALE chiude il cerchio e detta la linea al GOVERNO RENZI
Sembra una cosa studiata a tavolino, tutti proprio tutti , UNIONE EUROPEA, OCSE, ed in ultimo il FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE, a richiamarci e tirare le orecchie, ci accusano all’unisono, siamo spreconi dobbiamo tagliare ancora la spesa per le Pensioni e per la Sanità. Il governo ed il parlamento non ha ancora approvato Il Jobs Act e già considera insufficiente la riforma, ribadisce che ancora non ci siamo. Poi con la solita tattica ci gratifica, dopo la lezione, esprimendo apprezzamento per il lavoro dell’esecutivo italiano fin qui svolto ma sono necessari ulteriori accorgimenti da apportare al piano di riforme strutturali per uscire dalla crisi una volta per tutte. Puntano sulle pensioni la cui spesa è ancora troppo alta per l’FMI, il messaggio è chiarissimo ed inequivocabile RIDURRE la “spesa elevata per le pensioni“, di rideterminare le spese del settore sanità e di approvare una Legge Elettorale che consenta la governabilità. In effetti non è possibile imporre la Spending Review senza toccare le pensioni. Il messaggio quindi è partito, il trio del sistema conclude la propria strategia. Ora si aspetta la fase finale con la venuta della trojka ad imporre in maniera definitiva, i tagli sulle pension, rideterminare le spese sanitarie, una legge elettorale che chiuda il discorso con i partiti e movimenti anti-euro.- In ultima analisi, pagheremo lavoratori dipendenti, pensionati e imprese, fuori dalla palle gli anti-euro e cosi il gioco è fatto, cosi si sancirà la vittoria del SISTEMA, quel sistema che alcuni non vogliono ma che gli stessi lavoratori dipendenti, pensionati, imprese, senza capirlo ha inconsapevolmente già accettato.