Ci stanno togliendo il diritto alla salute e nessuno si ribella
Riforme, revisione della spesa, piano sanitario regionale, piano sanitario nazionale, sprechi, sono ormai termici che fanno parte del nostro lessico perchè la televisione ci ha educati a comprenderne la necessità ed ad accettarli. Il risultato alla fine è devastante per il cittadino costretto nel migliore dei casi a dover mettere mani al portafogli e a rivolgersi ai previti con grande gioia per le casse della Regione e dello Stato.
E fin qui lo sapevamo tutti, ma le cose cambiano in virtù di quelle paroline magiche che ho citato e i cittadini accettano ormai tutto, tanto c’è la crisi… Ad esempio in Sicilia (ma anche in altre regioni, ormai) se si ricorre alla Guardia Medica per una visita e non si è residenti, occorre versare la modica cifra di 25 Euro e per la prescrizione di un farmaco di altre 5 Euro. Il povero sventurato che mensilmente si vede detrarre dallo stipendio i contributi per la sanità NAZIONALE è costretto a mettere nuovamente mano al portafogli.
In Piemonte, ad esempio, se sei domiciliato presso i figli, hai diritto al medico solo per 24 mesi, poi puoi anche morire a menochè non superi gli 80 anni di età oppure sei invalido grave.
Ho voluto portare due esempi semplici che potete constatare voi stessi per rendervi conto che pezzo dopo pezzo stanno smantellando lo stato sociale ergo ci danno sempre meno servizi, ma le tasse continuano ad aumentare. Forse è arrivata l’ora di svegliarsi?