La notizia è stata riportata un po’ da tutti i giornali, lo faccio anche io, si tratta dell’epatite A. In Europa e in particolare in Italia in questi giorni si sta registrando – come annunciavo – una piccola epidemia di epatite A che mette in allarme le autorità sanitarie. In quattro mesi oltre 400 casi (contro i 2/300 in un anno): la causa sarebbe da ricercarsi in alcune partite di frutti di bosco congelati.
Con questo non voglio mettervi in allarme, ma consiglio di stare particolarmente attenti e ai primi sintomi di rivolgersi al proprio medico curante, come è noto l’epatite A si cura molto facilmente, nel giro di due mesi va in auto-remissione completa.
I sintomi sono: simil-influenzali lievi, generalmente da 2 a 7 settimane dopo il contatto con il virus. Si tratta, generalmente, di stanchezza e spossatezza, febbre (fino a 38 °C), perdita di appetito, nausea, mal di testa, dolori muscolari, dolore all’addome (al di sotto delle costole, sul lato destro, in corrispondenza del fegato). Con il proseguire della malattia compaiono altri sintomi, quali una colorazione molto scura delle urine, una colorazione molto chiara delle feci, ittero e prurito. Le complicanze gravi dell’epatite A sono estremamente rare, tanto che la maggior parte delle persone colpite va incontro a una remissione spontanea dei sintomi entro 1 o 2 mesi.