“È positiva la scelta di Arpea, che lo scorso 26 febbraio ha emanato un decreto per consentire il pagamento di una parte di Domande Uniche Pac 2013”.
Lo affermano Paolo Dellarole e Marco Chiesa, presidente e direttore di Coldietti Vercelli-Biella, precisando che “è altrettanto positivo il fatto che si sia cominciato ad erogare i pagamenti anche a quelle aziende che avevano contratti di affitto terreni con enti pubblici il cui fascicolo era sotto controllo da parte di Arpea, i cosiddetti ‘annessi 6’”.
Il problema, sollevato nei giorni scorsi da Coldiretti, registra dunque un primo giro di boa positivo: le casistiche per cui il pagamento è stato sbloccato riguarda, peraltro, discordanze di superfici esigue: “in pratica, se le superfici contestate e oggetto di controllo non superano il 20% del premio Pac, viene sbloccato l’80% del pagamento”.
“Ora attendiamo che sia dato seguito anche ai pagamenti per i cosiddetti ‘annessi 5’, riguardanti i casi contratti di affitto il cui proprietario è deceduto a contratto in corso: parimenti, auspichiamo lo stesso metodo di sblocco ‘in percentuale’ anche per quei fascicoli il cui controllo è stato demandato alla Gdf: pratiche per cui si prevedono tempistiche più lunghe, dovute alla mole di lavoro che tali controlli richiedono”.
Il presidente Dellarole tiene a precisare che “con il fascicolo aziendale bloccato, non è nemmeno possibile eseguire il trasferimento di titoli e terreni, peraltro in un anno fondamentale come il 2014 (di transizione verso la nuova Pac), con il rischio di compromettere l’economia delle imprese in questione fino al 2020. Il rischio è di avere, in questo modo, ‘aziende di serie A’ ed aziende di serie B. Ribadisco che non è interesse di nessuno di noi ricercare la ‘colpa di qualcuno’: cerchiamo solo, ed è nostro compito, di risolvere i problemi dei nostri associati”.
In tutto il Piemonte, le pratiche bloccate sono state 5.000 a fronte di 40.000 totale: di queste, 35.000 sono andate regolarmente in pagamento.
“Da sempre, Coldiretti ha sostenuto e chiesto con fermezza che non si bloccasse il pagamento dell’intera domanda in attesa di verifiche spesso solamente formali, che vanno a compromettere l’erogazione delle spettanze alle imprese agricole.
Di questi tempi, poi, la liquidità che arriva alle imprese agricole con la Pac è determinante e molto importante per far fronte alle spese di gestione delle imprese agricola. Bloccando queste entrate alle imprese si blocca anche tutto l’indotto e si va a fermare parte dell’economia di più province: dove ci sono fornitori che aspettano di essere pagati da mesi e che non ricevono ordinativi di mezzi tecnici per la prossima annata agraria, consorzi irrigui e di difesa grandine che si vedranno bollette non pagate… quasi tutti gli agricoltori coinvolti non saranno in grado di far fronte a queste spese nemmeno se decidessero di svendere sul mercato tutto il loro raccolto”.
Nell’apprezzare l’importante passo fatto, Coldiretti ribadisce la propria “disponibilità a proseguire il confronto nella massima trasparenza affinché tutte le imprese che hanno diritto a ricevere i pagamenti possano sostenere le loro richieste legittime in tutte le sedi opportune”.