Vucinic Guarin, la figura barbina
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Scambio Vucinic Guarin, l’ennesima figura barbina di una società da rifondare

Era da tempo che da queste parti non si scriveva di calcio, forse perché sazi dalle vittorie degli ultimi anni, forse perché delusi dalle scelte di Moratti.

Il presidente – al quale i tifosi devono tutto – raggiunti gli obiettivi ha raccolto i remi in barca ed ha iniziato un processo di smantellamento: via i giocatori del TRIPLETE che avevano mercato, dentro alcune giovane promesse pagate anche parecchio ma dallo stipendio in linea con il nuovo corso societario.

Insomma una rivoluzione che ci poteva stare se gestita da dirigenti validi e capaci, ma così non è stato, l’uomo capace – a nostro modo di vedere – Lele Oriali, e’ stato allontanato, in parte lo ha rimpiazzato Ausilio, bravo ma ancora da farsi.

Il risultato e’ sotto gli occhi di tutti, in campo scendono ancora i vari Cambiasso, Zanetti e si spera nelle prodezze dei vari Milito, i giovani acquistati non hanno reso come si sperava e via via li stanno svendendo, quelli bravi, cresciuti nella cantera, finiscono per fare le fortune altrove, vedi Bonucci, Destro, Santon, Coutinho e via dicendo…

Nel frattempo nei conti della società si è venuta a creare una voragine incolmabile perfino per lo stesso Moratti, alla fine ha dovuto vendere ad un imprenditore che a differenza sua ha le idee si da tifoso, ma più da imprenditore e dichiara di rendere la squadra competitiva (in due tre anni), secoli per i tifosi.

Ai vertici però sono rimasti gli stessi uomini, quelli che hanno dilapidato l’Inter gloriosa del TRIPLETE, quelli che non si rendono conto che lo scambio Vucinic – Guarin e’ un rattoppo per l’Inter e una fortuna per l’avversaria di sempre. Un’umiliazione per i tifosi che oltre a subire quelle sul campo, sono costretti a subire anche quelle della società.

Da queste parti avremmo preferito il rientro di uno come Longo e una tirata di orecchie ad Icardi e vedere i giovani in campo, avremmo preferito tenerci Guarin e venderlo altrove, avremmo preferito il rientro di Oriali e la cacciata di Branca, avremmo preferito non vedere Fassone li dove è, invece siamo qui a lamentarci di una società sconfitta sul campo, ma anche in sede di Mercato.