Riportiamo su A Ruota Libera le richieste dell’associazione Professione Insegnante di Libero Tassella circa una riforma organica della figura del docente di sostegno. Il piano dell’Associazione si divide in 5 punti, eccoli:
Nel settore dell’insegnamento del sostegno, noi di Professione Insegnante crediamo che bisogna chiedere ed ottenere:
1) l’ area unica di sostegno nel reclutamento a partire da subito nella scuola secondaria di secondo grado, senza il regime transitorio introdotto in modo discriminante dal DL 104/2013;
2) l’ organico unico di sostegno nella scuola media, senza più alcuna distinzione per tipologia di handicap ( EH, CH, DH);
3) la classe di concorso specifica e la tipologia di posto specifico con uno specifico reclutamento,
4) le graduatorie specifiche per il sostegno nell’ambito delle GE al posto degli attuali elenchi con ipervalutazione ( 24 punti) del servizio prestato con il possesso del titolo di specializzazione;
5) la modifica della procedura della mobilità, incardinando il passaggio, da sostegno a posto curriculare, come passaggio di cattedra ( terza fase dei movimenti su aliquota) e non come un trasferimento intercomunale ( seconda fase) e imponendo altresì la continuità di servizio sulla istituenda classe di concorso di sostegno o sulla specifica tipologia di posto, su cui si matura un’ immissione in ruolo, per 10 anni, ivi compresi gli anni di pre ruolo. Il sostegno non deve più essere inteso, ma questo necessita di una riforma culturale sulle problematiche legate all’integrazione dei disabili nella scuola statale, come il rifugium peccatorum sia di chi usa questo insegnamento come un tram per entrare in ruolo e poi transitare non appena possibile ( oggi dopo 5 anni) per trasferimento sulla materia, né da parte di MIUR e OOSS per smaltire con affrettate riconversioni di personale gli esuberi creati da malaccorte riforme ordinamentali, realizzate per tagliare la spesa nel settore dell’istruzione..