Egregio Liborio Butera. Le scrivo in riferimento all’attivazione dei PAS in regione Lombardia. Vengo subito al punto, sono un insegnante Itp classe di concorso C500 inserito nelle graduatorie di terza fascia d’istituto della provincia di Varese. Proprio oggi, ho saputo di un incontro tra il direttore Usr Lombardia e una delegazione di insegnanti ITP delle varie province, al termine del quale è stato “sancito” che nella stessa regione, nell’anno scolastico in corso, non saranno attivati corsi per la tabella C. L’USR ha ribadito la totale regolarità di tale azione in quanto è già previsto lo scaglionamento in più anni dei PAS come da decreto DM 23 marzo 2013. Ciò che sfugge al funzionario lombardo, è che visto il numero elevato di regioni hanno pubblicato l’elenco e che con molta probabilità attiveranno i Pas nei mesi gennaio-febbraio, la situazione comporterà un enorme disparità tra i corsisti d’Italia, che si vedranno negare il titolo di abilitazione utile per l’aggiornamento delle graduatorie nell’anno 2014. A questo punto gli insegnanti della Lombardia potrebbero assistere al superamento in graduatoria di altri colleghi abilitati presso altre regioni anche con minor punteggio. Certo di un suo consiglio per una veloce azione da intraprendere, porgo distinti saluti.
Ivan Molaro
Quotidianamente ricevo moltissime mail come questa del collega (precario) Molaro, a non attivare i corsi purtroppo non è solo la regione Lombardia, ma anche molte altre e laddove li attivano non lo fanno per tutte le classi di concorso della tab. C.
Cosa fare?
Intanto avevo invitato i precari ITP a coalizzarsi e a difendere i loro diritti non posso che rimandarre tutti a quel post (https://www.liboriobutera.com/2014/01/14/pas-e-itp-facciamo-il-punto/)
l’altra possibilità così come proposto anche dal CONITP è quella di spingere affinche tali corsi siano organizzati dalle istituzioni scolastiche con la supervisione delle università.
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la prima vergogna di tutto questo è che un USR non riesca ad organizzare nel giro di 5 mesi, un tubo di niente.
la seconda vergogna è che i sindacati contattati telefonicamente, con lettere e con la pubblicazione di un documento di protesta, non si degnano di fare niente di fronte a questa ingiustizia. Il Conitp dovrebbe cambiare nome, visto che con gli itp non ci sta, e non ha mai risposto alle nostre mail. Mentre gli itp precari vengono trattati come pezze da piedi e subiscono ogni genere di delirante iniquità, i sindacati TUTTI fanno finta di non vedere. Da parte nostra, un gruppo autogestito di itp nato sul web, ci siamo dotati di un avvocato e percorreremo le vie legali privatamente. perdonate lo sfogo.