Libero Tassella in un comunicato affidato al sito professioneinsegnante.it critica la formula ad effetto usata da Rino Di Meglio della Gilda degli Insegnanti e attacca l’azione sindacale definita impotente, di seguito il comunicato.
Credo che la categoria marxiana di “proletariato”, a proposito della odierna condizione della categoria insegnanti, sia stata usata, sabato 30 novembre al teatro Quirino di Roma, nel corso della manifestazione dei 5 sindacati rappresentativi della scuola, in modo veramente inappropriato; il fenomeno è molto più complesso e certamente non può essere descritto da e con una formula ad effetto. Per restare all’incontro sindacale al Quirino, dove io ero presente , i sindacati della scuola, a mio avviso, hanno dimostrato di aver infranto purtroppo ogni rapporto con il supposto “proletariato scolastico” e sono in realtà in evidente difficoltà, non sono stati capaci di realizzare uno sciopero, malgrado tanti appelli alla mobilitazione già dal mese di agosto e si sono ormai chiusi nell’astrattezza delle loro formule, pur esibendo a più riprese la ritrovata unità. Nella riunione ” teatrale”, di sabato scorso a Roma, io, al di là delle parole, ho potuto misurare la loro impotenza stretta tra un governo che non li ascolta neppure e una base che non si riconosce più in loro e alla quale essi non riescono a lanciare ormai nessun” Manifesto”.