Ciò che sta accadendo ha dell’inverrosimile, nemmeno in quelle repubbliche dette delle banane si era mai verificato che prima un Esecutivo stanzia le risorse per pagare gli scatti di anzianità e poi di colpo rivuole i soldi indietro. Accade però in Italia e a quanto pare ad indignarsi sono sempre meno cittadini, forse perchè non hanno le forze per reagire? O forse perchè i media li hanno talmente imboniti che preferiscono stare dietro a trasmissioni demenziali?
In questo dibattito è intervenuto con un commento sul suo profilo Facebook Libero Tassella, noi lo abbiamo riportato qui su A Ruota Libera
Si ricordi che lo scatto maturato nell’anno si comincia a percepire solo l’anno dopo, così in pratica chi aveva maturato lo scatto nel 2012 e lo ha percepito nel 2013, ora deve ritornare indietro quanto percepito nel corso del 2013, perché hanno deciso nel settembre del 2013 con decreto di prorogare il blocco a tutto il 31.12.2013, così anche chi maturava lo scatto nel 2013, nel 2014 non avrà nulla di nulla. In partica gli stipendi sono ormai fermi da anni, abbiamo perso una barca di euro, come vi ripetono stancamente i sindacalisti nelle assemblee sindacali, e si è ridotto di gran lunga il nostro potere d’acquisto e questo comunque, come sapete, è un fenomeno che tende ad aumentare , considerando che il contratto sarà bloccato fino al 31.12.2014, ma credo che si arriverà anche oltre, ( 20116/17?) visto che hanno bloccato al 2017 l’indennità contrattuale, se non arriverà prima un maggiore carico di lavoro settimanale ( 24 ore) a invarianza di retribuzione, in partica, dopo aver ridotto gli organici, ( governi PDL) ora ci sarà una forte riduzione dello stipendio degli insegnanti, ( governo PD), questo si profila all’orizzonte.
Per gli approfondimenti vi invitiamo a leggere anche questo articolo:
Scatti d’anzianità – Il MEF rivuole indietro quelli del 2012