Gli Sha’ Dong in concerto con “Sogni elettronici”, al multicinema Dual di Caserta il 29 novembre: un vero successo.
Affascinante. Una Band Synthpop (o Synth Rock) che esiste ufficialmente dal 2006, ma di cui i primi live con questo nome sono datati 2003 e che ha la capacità di affascinare il suo pubblico e di conquistarne di nuovo. Uno spettacolo che ha avuto il merito di affascinare. Perché un gruppo musicale, o un attore, o un cantante, ma anche un politico, resti nell’animo del suo pubblico, occorre che affascini. E’ decisamente un mondo difficile quello della musica, oggi. Non ci sono più i “gioielli della corona”, come potevano essere in passato e “reggono” ancora oggi, cantanti e cantautori del calibro di un Renato Zero, Fabrizio de Andrè, Vasco Rossi, ma anche Gianni Moranti, Albano, Massimo Ranieri. Non ci sono più non soltanto in quanto non vi siano “i calibri”, ma perché i cantanti oggi sono “usa e getta”, anche se bravi. Sono gettati in pasto al pubblico e presto bruciati. Nascono spesso con programmi televisivi in cui, almeno a mio parere, i migliori vengono inspiegabilmente bruciati sul nascere e Paolo di Ronza, ossia “Ryo”, il cantautore del gruppo, a questo proposito ha una concezione più volte esposta e molto tagliente: -“Sui programmi televisivi che lanciano cantanti non ho un parere positivo. È mia convinzione che la Musica sia professionismo oltre che arte, o passione che si voglia. I talent show o programmi pseudo-reality servono solo ad alimentare l’illusione collettiva che chiunque possa “farcela”. Chissà se la gente si chiede come mai nessun “artista” attuale dura più di un quinquennio. Ai padroni delle televisioni, oramai detentori dei canali di vendita anche nella discografia, interessano volti nuovi ogni due o tre anni per stare al passo con i velocissimi tempi televisivi, quindi puntano su personaggi facilmente manipolabili, da riciclare occasionalmente. Le grandi case discografiche si adeguano a tale meccanismo acquistando spazi all’interno dei talent per i loro pupilli. Questo per me non ha niente a che vedere con la Musica.”- Dicevamo, gli Sha’ Dong in concerto a Caserta, con una determinazione encomiabile, hanno proposto al folto ed accalorato pubblico presente un vero e proprio spettacolo. Di quelli che ti fanno spellare le mani per applaudire, di quelli che ti fanno alzare in piedi per agitare le braccia, di quelli che spingono a cantare le canzoni assieme al gruppo che si esibisce. Gli Sha’ Dong, appunto: RYO (voce e sintetizzatori), LOVEKEY (chitarre e sintetizzatori) ed inoltre la line up live, vede attualmente alla batteria l’ormai veterano YNNO (al secolo Gianluca Borrelli), al basso elettrico la new entry LINK (alias Lino Cappabianca) e DJset (un percorso parallelo che ha portato la “fluorescenza” nei club e nelle discoteche di tutta Italia), alle tastiere l’ inossidabile TOX (Alessandro Crescenzo). Il loro sempre presente road manager è Domenico De Masi. Le melodie, proposte con un abito di sintetizzatori sono in equilibrio tra Pop, Elettronica e Rock e moltissime personali del cantautore Paolo di Ronza. Ma questo è storia. Ciò che ha colpito profondamente il pubblico nel corso della esibizione è stata anche la capacità degli artisti di mostrarsi continuativamente diversi ed uguale a se stessi, cambiando d’abito e di animo, attraversando il palcoscenico con un vivacissimo mutamento di scenografie, vivacizzate ulteriormente dagli abili giochi di luce, dagli sfondi mobili e ben costruiti e dalla presenza della “Academy School Ballett” di Carmen Sferragatta e lo “Street Dance” di Alfredo Ruffo. Momenti davvero emozionanti quando Ryo si avvicina al suo pubblico e lo incita alla partecipazione interagendo mediante il suo volto particolare, dalla grande espressività che fa pensare all’Aznavur di “Io sono un istrione” ed al fisico di folletto. Chiama alla gestione dell’animo di chi ascolta, alla necessità della condivisione delle emozioni, alla “simpatia” del “soffrire assieme greco” che risveglia “i neuroni a specchio” spiegati dalla scienza ma rinvigoriti da un afflato che nasce dalla sua sensibilità canora, dalla voce ricca di tonalità inaspettate, da quel suo regalarsi al pubblico senza maschere, emozionato ed emozionante come è successo quando ha cantato“Tra Veglia e Sonno”, scritta nell’autunno del 2011, periodo in cui egli perse il padre. Paolo aggiunge che ancora oggi, nel dormiveglia spesso ha la sensazione di sentire la sua voce ed è questo il motivo di base che spiega il titolo “Tra Veglia e Sonno”. Ho visto piangere qualcuno, toccato nel proprio ricordo di una perdita fisica o spirituale, nel corso dell’esibizione. La voce del cantante è molto particolare e gli permette di raggiungere tonalità proprie, anche a volte simili a quelle femminili, appoggiato dall’espressività e dalla bravura del suo gruppo, che merita grandi successi. Nel corso della serata si è avuto, con presidente di Underforty Ilaria Romano, anche una meritata attenzione per un progetto legato alla prevenzione del tumore al seno promosso dall’Associazione “Underforty Woman Breast Care Onlus“. Molti i ringraziamenti finali: al Duel, che li ha ospitati in una bellissima sala, ad Andrea Abate e Zooseller, Peppe Rossetti, gli “Eventi Service di Pasquale e staff, Franco Mozzillo, l’Accademy Schooll Ballett di Carmen Sferrafatta che con la Street Dance di Alfredo Ruffo ha movimentato il palcoscenico tra svolazzi fi corpi agili e costumi colorati, Gianni Rizzo ed il Poseidonia Beach Club, Daniela Volpicina e Fabrizio Failla.
Tutto o.k, dunque, per la performance degli Sha’ Dong, di difficile realizzazione su di un territorio Campano che non regala molto alla cultura ed allo spettacolo, ma lo meritano in quanto la Synth Rock band casertana (o aversana, che dir si voglia), ha collezionato importanti successi in tutta Italia: nel Giugno 2006 furono tra i vincitori di “Demo-L’acchiappatalenti” su Radio1 Rai con il brano “Continuare”; nel Maggio 2008, vincitori del concorso nazionale “Note Nuove”, svoltosi a Gavirate, con il brano “Metamorfosi “; nel Giugno 2008, vincitori del concorso campano “Free Music” nella categoria “Miglior brano inedito” e “Migliore presenza scenica” con il brano “AnemiA”; siamo a Luglio 2008 e sono vincitori del concorso nazionale “Festival Pub Italia” in Sicilia e finalisti al “Pop Rock Contest” con il brano “Metamorfosi”, fino ad arrivare nel Novembre 2009 a calcare il famoso nonché “commovente” palco del “Piper Club” di Roma vincendo poi il “Tour Music Fest” come “Miglior Original Band” con il brano “AnemiA” (presidente di giuria MOGOL). La musica che propongono gli Sha’ Dong nei live in giro per tutta Italia è un perfetto cocktail di rock e musica elettronica, di chitarre e sintetizzatori, facile da ascoltare, divertente da ballare, con ammiccamenti continui al synthpop degli anni ’80. Insomma: fa emozionare qualsiasi tipo di pubblico.
Bianca Fasano