Gli insegnanti sono così contenti di prendere calci nel sedere che non riescono più a farne a meno
Pubblichiamo su A Ruota Libera la riflessione che un nostro caro lettore ci ha inviato:
“Gli insegnanti sono tanto abituati a essere maltrattati, che sotto sotto hanno finito per avere il sospetto di meritare tutti quei calci. E si sono sentiti dire tante volte che guadagnano anche troppo per quello che fanno, che quasi quasi ci credono.
Provate a immaginare che accada il seguente episodio: negli ospedali di tutta Italia il personale di un reparto non medico, per esempio dell’amministrazione, di punto in bianco viene assegnato a coprire anche i turni in sala operatoria, per risparmiare sui chirurghi che costano troppo cari. Succederebbe un finimondo. Nella scuola è accaduto qualcosa di simile, nel silenzio-assenso quasi generale. Il sostegno agli alunni disabili è troppo costoso, perciò verrà progressivamente cancellato e sostituito dai cosiddetti BES. Cosa significa? Che l’insegnante della classe si occuperà anche degli studenti che prima erano affidati all’insegnante di sostegno. Sulla carta differenziando l’insegnamento, in pratica mettendoli in un angolo a vegetare (già è difficile gestire l’insegnamento a 28 studenti curricolari, figuriamoci se è possibile differenziare l’insegnamento a tre o quattro di loro). Ma il bello non è questo, tutt’altro. Fino a ora la diagnosi della necessità del sostegno veniva effettuata dal personale specializzato delle ASL. Adesso tocca all’insegnante stendere il referto clinico che attesta che lo studente X presenta le patologie psichiche o i ritardi mentali o gli svantaggi sociali che ne richiedono la classificazione come BES. (Per la cronaca: Bisogni Educativi Speciali)”.