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SCUOLA/ PAS: DI BIAGIO: PERMANGONO ANCORA MOLTE CRITICITA’CHE DEVONO ESSERE AFFRONTATE E RISOLTE (ivi comprese un avvio certo, la questione dell’anno 2012/2013 , una certa opposizione ideologica da parte di alcuni atenei)

PAS: INCLUSIONE ANNO 2012/2013. L’EMENDAMENTO PROPOSTO DA DI BIAGIO NON ACCOLTO IN COMMISSIONE MA VIENE RIPROPOSTO NELLA DISCUSSIONE DI OGGI NELL’AULA DEL SENATO

La replica  del senatore Aldo Di Biagio al Ministro durante la seduta del 28 novembre 2013
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
ATTO 3-00445
La ringrazio per le evidenze esposte. che manifestano un quadro – finalmente – in positiva evoluzione per un comparto che da mesi attende delle risposte concrete.
Non posso che salutare con soddisfazione la recentissima emanazione, pochi giorni fa, del decreto dipartimentale 45 che decreta l’attivazione dei Percorsi abilitanti speciali, segnalando  date presunte di inizio (entro la fine dell’anno 2013) e di fine (entro la fine di luglio 2014).
E riconosco come elemento molto positivo anche la pubblicazione, in queste settimane, dei primi elenchi ufficiali di aventi diritto, da parte degli uffici scolastici regionali
Le evidenze da lei citate, mostrano chiaramente questa volontà di operare con concretezza per la soluzione degli aspetti ancora problematici.
Che tuttavia permangono e sono molteplici.
Come si evince da alcuni semplici elementi:
–    la pubblicazione degli elenchi degli aventi diritto è ancora, attualmente, solo parziale;
–    alcuni atenei non hanno dato disponibilità all’attivazione dei corsi, per una opposizione ideologica o per una difficoltà logistica;
–    manca ancora il pieno riconoscimento, definitivo e ufficiale, dell’anno 2012/2013 tra i requisiti di servizio. Perché manca il provvedimento di revisione dei requisiti di servizio, già previsto dal decreto direttoriale 58.
Elementi che fanno ipotizzare il rischio di ulteriori rallentamenti nell’effettiva partenza dei percorsi abilitanti.
E predispongono il verificarsi di disomogeneità, sul territorio nazionale, nella soddisfazione delle esigenze.
Già da queste poche evidenze si comprende come ci siano ancora molte situazioni aperte da risolvere.
Vi sono poi altre questioni:
–    il riconoscimento dei crediti eventualmente maturati, ad esempio, nel tfa ordinario;
–    una seria e completa definizione delle cosiddette “abilitazioni a cascata”;
–    il monitoraggio e il coordinamento per un’effettiva soddisfazione delle esigenze a livello locale.
Approfitto pertanto di questa sede per invitare il ministero a proseguire con costanza e concretezza nella linea intrapresa. che nelle sue evidenze di oggi, , trova i primi segnali di una positiva volontà “operativa”.
Un atteggiamento che riconosco e sostengo.
Ma che continuerò a pungolare, per evitare che i ritardi che in questi anni si sono verificati sul piano operativo, generino ulteriori situazioni di criticità e di impasse.

Liborio Butera:
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