Riportiamo la riflessione – che condividiamo – di Libero Tassella relativa alla sperimentazione dei licei brevi con il taglio di un anno, l’ultimo. La ministra Carrozza ha cercato di gettare acqua sul fuoco, ma non ha rassicurato né la scuola e né gli studenti.
Scrive Libero Tassella: “La storia della scuola italiana negli ultimi decenni ci ha insegnato che quando si sperimenta , quello che si sperimenta prima o poi diventa riforma ordinamentale, allora perché si dovrebbe sperimentare la riduzione a 4 anni della scuola superiore come ha autorizzato la Carrozza ,anche se qualcuno ci vorrebbe far credere che la riduzione sarebbe fatta a organico invariato? Le cose non stanno affatto così, nella scuola statale non solo si taglierebbe organico, ma si taglierebbe tout court, tempo scolastico, istruzione, offerta formativa, conoscenze, cultura, insomma questo sarebbe l’ennesimo taglio mascherato da un riformismo pseudo illuminato che ha però la forma dell’ipocrisia, di una foglia di fico, permettetemi l’espressione. Di una riforma del genere la scuola, le giovani generazioni di italiani e italiane non ne hanno affatto bisogno, ne ha bisogno questo come ogni altro governo, questo come i precedenti ministri dell’istruzione che hanno sempre anteposto e antepongono tuttavia i tagli di spesa alla formazione delle nuove generazioni, Carrozza, Puglisi, Rossi Doria, l’ufficio scuola del PD e tutti i fan club insegnanti del PD possono pur farci apparire in conferenze, tavole rotonde, convegni, ecc.. che la riduzione di un anno dei licei sia la cosa più giusta e utile per la scuola italiana e i giovani nel nostro paese, ma la realtà è che ancora sulla scuola si ragione sempre in termini di spesa e quindi di tagli e non di valorizzazione e quindi di investimento”!