Interrogazione a risposta in Commissione
Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Per sapere,
premesso che-:
il decreto direttoriale n. 58 del 25 luglio 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale IV serie speciale concorsi n. 60 del 30 luglio 2013 ha, di fatto, posto fine ad una impasse operativa che interessa da tempo i precari della scuola nella presentazione delle domande per l’accesso ai percorsi abilitanti speciali – c.d. PAS;
permangono tuttavia numerose criticità che rischiano di ritardare ulteriormente l’effettivo avvio dei PAS e che potrebbero determinare situazioni paradossali e discriminatorie, considerato il prossimo aggiornamento delle graduatorie;
tra le situazioni sospese è da segnalare, ad esempio, come non risultino ancora definite date certe per la pubblicazione degli aventi diritto e il conseguente avvio definitivo dei percorsi e come, parimenti, permanga l’incertezza sulla parziale revisione dei requisiti di accesso relativi al servizio, la cui esigenza era stata evidenziata nel citato decreto direttoriale n. 58;
il citato decreto, infatti, aveva espresso chiaramente “l’esigenza di definire tempi e modalità di attuazione dei corsi speciali sopracitati, ai sensi dell’art. 15 commi 1bis e ss. del DM 249/2010 e di avviarne l’attivazione dal prossimo anno accademico 2013/2014 nelle more di una parziale revisione dei criteri di accesso ai corsi medesimi finalizzata alla inclusione dell’a.s. 2012/2013 nel novero degli anni scolastici utili per il calcolo del triennio di servizio richiesto”;
è opportuno altresì evidenziare che, secondo quanto riferito da fonti di stampa nazionale, molti Atenei, ivi compresi i Conservatori, hanno mostrato poco interesse e in qualche caso manifestato vera e propria ostilità all’attivazione dei PAS, determinando un clima di ostruzionismo che, oltre a ledere un diritto oggettivo dei docenti interessati, contribuisce ad alimentare l’incertezza e lo smarrimento su una situazione, già molto gravosa per la categoria interessata, che ormai da più di un anno si protrae;
ulteriori criticità derivano dalla frammentarietà con cui, a livello nazionale, risulterebbe dislocata l’attivazione dei citati percorsi: una disomogeneità che manifesta l’esigenza di un monitoraggio e un coordinamento in grado di intervenire con efficacia sulle singole problematiche emergenti dalle situazioni in sede locale;
le recenti dichiarazioni rilasciate dal MIUR, e reperibili tra le FAQ sull’argomento PAS, pur sciogliendo una serie di dubbi lasciano in sospeso molte questioni come quelle relative agli ambiti disciplinari e alle cosiddette abilitazioni a cascata, già oggetto, in relazione al TFA ordinario, di una nota esplicativa del Ministero;
la citata nota, del 9 ottobre 2012, precisava, infatti, che l’abilitazione acquisita sarebbe stata ”a cascata”, nel rispetto degli ambiti disciplinari, già previsti dal dm 354/98 e adottati per tutte le procedure abilitanti. In tale occasione, tuttavia, la nota faceva esclusivo riferimento a classi di concorso contenute nel bando del TFA ordinario non accennando ad altre che da quel bando erano escluse come il caso delle classi di concorso A031/32, presenti invece nel percorso abilitante speciale;
a tal riguardo sarebbe altresì auspicabile che si provvedesse ad armonizzare il quadro dei percorsi abilitanti attualmente esistenti – TFA ordinario e PAS – che consenta il riconoscimento, nell’iscrizione all’uno o all’altro percorso, di quanto eventualmente acquisito tramite precedente abilitazione, ordinaria o speciale, segnatamente nei termini dei crediti, disciplinari o pedagogici, eventualmente maturati;
i citati ritardi e le criticità evidenziate, già segnalati al MIUR anche dalle OO. SS. nell’incontro del 17 ottobre u.s. e pur comprensibili, considerata la mole di documentazione all’esame dei singoli Uffici Scolastici Regionali già oberati di impegni e carenti di personale, alimentano nei docenti interessati uno stato di incertezza alla quale si aggiungono la desolazione e lo sconcerto determinati dall’aver dovuto rinunciare a supplenze che, in caso di accettazione, avrebbero determinato in molti casi l’impossibilità di poter frequentare, in seguito, i corsi abilitanti-:
con quali tempistiche il Ministero interrogato intenda pubblicare l’elenco degli aventi diritto e avviare definitivamente i percorsi abilitanti speciali, sciogliendo le criticità che ancora persistono, in particolare sul riconoscimento dell’a.s. 2012/2013 tra i requisiti di servizio e dell’eventuale riconoscimento di crediti già maturati nel TFA ordinario, e se non ritenga opportuno dare quanto prima un riscontro concreto, in tal senso, ai tanti docenti interessati dall’impasse sul PAS;
quali contatti ed intese con Atenei e Conservatori siano stati avviati al fine di rendere omogenea ed operativa la presenza e la distribuzione dei corsi nelle singole regioni e se non ritenga opportuno attivare le dovute misure finalizzate a garantire un monitoraggio e un coordinamento su tutto l’impianto dei PAS in armonia con le esigenze locali;
se non ritenga opportuno adottare le dovute misure di integrazione di quanto definito sul tema delle c.d. “abilitazioni a cascata”, includendo il riferimento ai PAS che consenta di definire un quadro quanto più armonico e completo possibile in relazione all’abilitazione all’insegnamento e al rapporto tra i diversi percorsi abilitanti.
ALDO DI BIAGIO