L’Associazione “La Voce dei Giusti” è la prima ad accorgersi del grave problema che affliggerà quanti, non ancora in possesso di Laurea, stanno pensando di diventare insegnanti o sono già addirittura inseriti in Graduatorie d’Istituto, pertanto propone il Ricorso in oggetto al fine di ottenere l’accesso o la permanenza nelle Graduatorie d’istituto, per ottenere l’abilitazione accedendo ai TFA e per estendere il periodo di funzionamento dei PAS.
Con l’emanazione del Dm 81/2013 sono state apportate alcune sostanziali modifiche al DM 249/2010 che danneggiano fortemente tutti gli attuali iscritti ad un percorso di laurea o di diploma che porta all’acquisizione di una valida qualifica per l’accesso alle graduatorie di III fascia d’istituto, nonché tutti quei soggetti che hanno conseguito tali qualifiche successivamente al 15/02/2011, data di entrata in vigore del DM 249/2010.
Tale personale non solo laureandosi non potrà più, come previsto dalla vecchia versione del decreto 249/2010, inserirsi in III fascia e conseguentemente insegnare, ma, qualora intendesse abilitarsi, rischia di non poter ‘accedere direttamente’ ai TFA, così come è stato fino ad oggi, e sarà costretto ad intraprendere daccapo un nuovo percorso di laurea magistrale.
L’attuazione delle norme del Dm 81/2013, comprese quelle previste dall’art. 3, apparentemente migliorative del vecchio decreto, ma al contrario ancora più lesive ed inadeguate, adottate addirittura con retroattività, rischiano di creare una ‘nuova categoria di precariato scolastico’, privo di qualsiasi riconoscimento e tutela ed escluso da qualsiasi graduatoria.
Per questi motivi “La Voce dei Giusti” ritiene che sia necessaria e urgente la proposizione di un ricorso, che miri ad annullare il Dm 81 e che porti i giovani che vorranno in futuro intraprendere la professione di insegnante, a godere di migliori prospettive e tutele. Se l’attuale III fascia d’Istituto è stata definita un inferno, per i giovani laureandi si prepara un inferno ancor più duro.
All’interno del ricorso si solleveranno inoltre censure circa la transitorietà dei percorsi abilitanti speciali, (PAS), previsti dal DM 81/13. Come è riportato sullo stesso testo del decreto che ne ha previsto l’istituzione, tali percorsi, sono il risultato dell’attuazione delle misure contenute nella direttiva 36/2005 della Comunità Europea: la direttiva in realtà prevedrebbe l’automatica equiparazione del servizio a qualifica professionale, eventualità attualmente ignorata dal Ministero, quindi obiettivo del ricorso sarà anche dimostrare che una misura compensativa dell’applicazione della direttiva non può essere attuata solo transitoriamente, ovvero, i PAS dovrebbero essere avviati in ‘modo ordinario’ anche negli anni successivi a favore di tutti quei soggetti che man mano raggiungano un’anzianità di servizio pari a tre anni scolastici.
Possono partecipare al ricorso le seguenti categorie di soggetti:
Laureati/Diplomati dopo il 15 Febbraio 2011, in possesso di valido titolo/qualifica che dia accesso alle graduatorie d’Istituto di III fascia ovvero di cui ai DMM 39/98 (laureati e diplomati vecchio ordinamento), 22/05 (lauree magistrali) e 508/99 (diplomati di conservatorio);
Studenti attualmente iscritti all’università o accademie o conservatori o a qualsiasi percorso di laurea/diploma che permetta l’acquisizione di uno dei titoli di cui alle tabelle contenute nei DDMM 39/98 (laureati e diplomati vecchio ordinamento), 22/05 (lauree magistrali) e 508/99 (diplomati di conservatorio), ovvero che hanno dato accesso alle graduatorie di circolo e d’Istituto di III fascia.
Ricordiamo che al fine di garantire ai propri aderenti la massima efficienza e professionalità, consapevole della complessità e importanza della questione III fascia, l’associazione ha scelto di avvalersi della consulenza e collaborazione non di un solo avvocato, ma di ben due studi legali. Le procedure di adesione e la documentazione e gli incartamenti necessari per la partecipazione all’azione di ricorso dovranno pervenire agli studi dei legali entro e non oltre il 30 Settembre 2013; l’associazione non è in grado di garantire l’inclusione a pieno titolo di quei ricorrenti che si siano mossi con ritardo e non abbiano rispettato la tempistica indicata.
Al fine di garantire la massima trasparenza e dare chiare ed esaustive risposte, si invita ognuno a leggere con attenzione la documentazione presente sul sito de La Voce dei Giusti:
https://sites.google.com/site/vocedeigiusti/home/ricorsi/ricorso-laureandi-e-neolaureati-esclusi-dalle-graduatorie-e-dallaccesso-ai-tfa
Non è possibile stabilire con certezza i tempi necessari per la conclusione del ricorso, ma, in caso di risoluzione positiva dell’azione legale, sarà possibile, qualora sia dimostrabile che il mancato riconoscimento dei diritti abbia portato i ricorrenti a danni economici o di punteggio, procedere ad un’apposita richiesta di risarcimento del danno (che verrà calcolato a partire dal momento della proposizione del ricorso).
La voce dei giusti