La crisi di governo, che si è aperta nelle ultime ore con le dimissioni dei ministri Pdl, tiene banco sulle prime pagine dei giornali. Primo effetto il rinvio del decreto sull’Iva e quindi un aumento dell’aliquota dal 21 al 22% già a partire da domani. Così sono ore frenetiche anche per l’aggiornamento dei software: dalle casse dei supermercati fino ai registratori di cassa dei piccoli commercianti che dovranno essere ritarati. Intanto scattano i primi calcoli su quanto peserà nelle tasche quest’aumento: 207 euro in più all’anno per famiglia, a cui potrebbe aggiungersi anche il pagamento della seconda rata Imu, se il decreto che ne prevede la copertura finanziaria non sarà convertito in legge. Di fronte alle sabbie mobili della politica, emerge, però, ancor di più il volto dell’altra Italia, quella delle associazioni e del volontariato, raccontata in una inchiesta sulla Stampa di oggi. Solo un italiano su 10 non partecipa a nessuna attività, mentre per tutti gli altri il panorama varia dai 1200 festival e manifestazioni di carattere culturale fino alle tante sagre e e fiere a cui annualmente partecipa quasi un italiano su due. Il primato di partecipazione vede però al primo posto le attività culturali (il 59%) seguita da sport (52,1) e iniziative legate ad ambiente e territorio (49,2%).
via Club di Papillon