Il TFA che decine di migliaia di docenti precari attendono da un anno esatto, di “speciale” ha solo il nome.
I test preselettivi che i docenti dovranno affrontare, incidono pesantemente sul risultato finale rendendolo fortemente selettivo e pressoché simile al percorso ordinario.
Alchimie di uno strano “compromesso” sulla spinta di un non meglio precisato “merito” che ha completamente stravolto lo spirito di partenza di un provvedimento che negli annunci dell’ex Ministro Profumo pure si era presentato come un giusto riconoscimento delle esperienze pregresse maturate attraverso anni di supplenze
13 MARZO 2012: ODG DI FUTURO E LIBERTÀ depositato nell’ambito del Decreto Semplificazioni (e RECEPITO dal Governo) che impegnava il Governo a prevedere modalità di accesso al Tirocinio, consentendo ai docenti, considerati non abilitati de iure, di potervi partecipare senza l’obbligo di sostenere le prove di accesso
6 MAGGIO 2012 – CORRIERE DELLA SERA : “I docenti con almeno tre anni di servizio verranno ammessi al TFA senza dover sostenere alcuna prova preselettiva”
8 MAGGIO 2012 – NOTA A MARGINE SUL TFA – “La procedura per i docenti con 36 mesi di servizio sarà costituita da un percorso formativo e da un esame da sostenere e superare per conseguire l’abilitazione..”
Dietro la spinta di decine di interrogazioni ed interventi parlamentari (il solo FLI oltre 40..) , il Profumo..pensiero finalmente accennava ad un percorso formativo e ad un esame finale che consentisse –come lui stesso affermava- di dare risposta all’esigenza di regolarizzare la situazione di migliaia di persone che hanno permesso negli ultimi anni alle scuole statali e paritarie di funzionare nonostante l’assenza di abilitati”
Purtroppo risposta in tal senso non c’è stata o –come recita il testo di BLOWIN’ IN THE WIND- “… forse chi lo sa, caduta nel vento sarà..”
Quale sia stato questo “vento” è ben noto a tutti , come altrettanto noto è il lunghissimo iter burocratico-legislativo che ha ( e ancora sta..) caratterizzando le modifiche al DM 249; basti pensare che dall’annuncio dell’ex Ministro ( 6 maggio 2012) alla firma del decreto (24 marzo 2013) sono trascorsi 10 mesi, e dalla firma ad oggi (giugno 2013) circa 3 mesi.
Un anno o poco più … per un TFA ordinario camuffato da “speciale” che, oltre a sottoporre gli aventi diritto ad una prova più che selettiva, tiene fuori altre migliaia di precari che maturano il requisito dei 540 giorni nel 2013 ,e altri ancora che hanno gia maturato i 360 giorni (requisito che da sempre era stato richiesto per l’accesso)
Davvero non si riesce a comprendere quale sia la ratio di tale esclusione considerato che anche la VII commissione Cultura Camera si era espressa favorevolmente in tal senso e considerato che l’anno scolastico è oramai concluso e il percorso riservato non è stato ancora avviato…
Mistero della fede… come altrettanto misterioso è il silenzio calato in questi ultimi mesi sul Decreto .
Sarà il post-elezioni politiche ad averlo determinato, considerato che in piena campagna elettorale teneva banco su tutte le bacheche dei profili dei politici dei vari social netwok?
Chi non ha mai mollato è, invece, Di Biagio (senatore di Scelta civica) che è ritornato sull’argomento con una ulteriore interrogazione ed una lettera inviata al neo Ministro Carrozza; analogo intervento anche da parte del Movimento 5 stelle e dell’ Onorevole Maria Coscia (PD)
Delle motivazioni mosse dalla Corte dei Conti pure non è dato sapere; di eventuali modifiche “riparatorie” manco a parlarne; di quando e come sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale è ancora avvolto in una nube spessa ed impenetrabile nonostante quel “presto” che circola da settimane in rete…..
CHE SI FARÀ È UN DATO CERTO (o..almeno si spera..)
Per il quando e come sarà strutturato (test, anno in corso, ecc.) , ancora una volta, ad eccezione di notizie non ufficiali che circolano in rete, “.. risposta non c’è, o forse chi lo sa, caduta nel vento sarà”!