Da Profumo a Carrozza, cambiano i protagonisti ma la sceneggiatura è sempre la stessa: una telenovela, quella dei TFA SPECIALI, che dura da oltre un anno.
Tra silenzi, annunci e smentite l’iter del provvedimento emanato, a suo tempo, dall’ex ministro dell’istruzione , è, attualmente relegato in una sorta di limbo che lascia sconcertati le decine di migliaia di docenti precari che ancora attendono l’avvio di un percorso riservato che , sulla base del riconoscimento delle competenze maturate con anni di supplenze, dovrebbe consentire loro di essere abilitati all’insegnamento.
Si fa un gran parlare di didattica attiva e didattica per competenze e si tentenna nel riconoscere il valore dell’esperienza didattica che questi docenti hanno acquisito attraverso la pratica quotidiana e il continuo contatto con gli allievi
Un paradosso tipicamente italiano che vede questa particolare categoria di docenti impegnata a valutare, scrutinare e fare i commissari di esame, come i loro colleghi di ruolo, e al tempo stesso considerata “invisibile” da un Sistema che chiede loro di dimostrare quanto hanno già dimostrato con regolare contratto di supplenza o di incarico.
Le modifiche al DM 249/10 e l’avvio immediato del riservato avrebbe comunque consentito di uscire da quella condizione di invisibilità che li ha mortificati come docenti e come persone, ma, mentre in Cina , l’Ark Hotel , un grattacielo di 30 piani, viene eretto in meno di due settimane, in Italia un provvedimento di legge non riesce a decollare nemmeno in un anno.
La UIL SCUOLA Campania , nel denunciare con fermezza questi inspiegabili ritardi, chiede al Ministro Carrozza di non indugiare oltre e di avviare immediatamente la procedura riservandosi, in caso contrario, ogni e ulteriore azione di lotta sindacale ivi compresa la mobilitazione di una categoria di lavoratori della Scuola la cui esperienza “sul campo” costituisce di per sé merito valutabile e concretamente misurabile