Stop all’assunzione di disabili, lo stabilisce la spending review
La spending review blocca le assunzioni dei disabili e delle categorie protette nella p.a. La Funzione pubblica, con una nota dello scorso 22 maggio ha risolto in questo modo il quesito posto dall’Inps, istituto coinvolto pienamente dalle disposizioni del dl 95/2012 convertito in legge 135/2012, che impongono alle amministrazioni di ridurre le dotazioni organiche. Il dpcm 23 gennaio 2013, attuando le previsioni della spending review ha già rideterminato la dotazione organica dell’Istituto. Di conseguenza molti dipendenti sono in condizione di «soprannumerarietà», sì da poter essere potenzialmente anche dichiarati in eccedenza. L’Inps ha, dunque, chiesto a palazzo Vidoni se la presenza di un numero di dipendenti in servizio superiore al limite della dotazione organica consentisse o meno di assumere categorie protette nel limite della quota d’obbligo, specifi cando che a proprio giudizio le assunzioni di dette categorie potrebbero essere effettuate solo una volta concluso il processo di revisione delle dotazioni organiche e, in particolare, in presenza di posti vacanti. La nota della Funzione pubblica accoglie l’avviso espresso dall’Inps. Spiega il parere che nelle p.a. le assunzioni di dipendenti, comprese quelle obbligatorie per le categorie protette, sono possibili solo se vi siano posti vacanti della dotazione organica, a meno che la legge non preveda espresse deroghe. E la legge 68/1999 non contiene alcuna specifi ca deroga in proposito. Di conseguenza, laddove una p.a. debba ancora coprire quote di riserva, ma non disponga di posti vacanti in organico, e, anzi, abbia lavoratori in soprannumero, beneficia della sospensione dell’obbligo di assumere. Fa eccezione solo l’assunzione di centralinisti non vedenti, dal momento che l’articolo 4, comma 4, della legge 113/1985 obbliga alla loro assunzione anche in soprannumero.
Luigi Oliveri