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Vercelli-Biella, il maltempo condiziona le semine: lavori in ritardo, impossibile entrare nei campi. Situazione a rischio per molte colture

VERCELLI/BIELLA, 5 marzo – Semine in ritardo, trattori bloccati ai margini dei campi senza potervi entrare e, in generale, una situazione di incertezza al via della stagione.
“I pochi giorni di sole, intermittenti rispetto alle precipitazioni che si sono protratte in tutti questi mesi, non sono bastati a risolvere la situazione” commentano Paolo Dellarole e Domenico Pautasso, presidente e direttore della Coldiretti inteprovinciale di Vercelli-Biella.
“La situazione più critica – prosegue – è per le coltivazioni di mais, in quanto l’impossibilità di entrare nei campi con i trattori è pressochè totale. Siamo in ritardo sulle semine, se il maltempo si protrarrà anche la prossima settimana la situazione rischia di divenire irrecuperabile”.

Situazione leggermente diversa per quanto riguarda il riso: “Certamente chi ha avuto modo di iniziare i lavori di preparazione già a fine autunno o tra novembre e dicembre si ritrova avvantaggiato. Ma anche per chi coltiva riso la situazione non è serena, perché seminare è comunque difficile in queste condizioni”.
Male anche orzo e grano che si coltivano nella Bassa: se si continua così le produzioni avranno un crollo stimato del 25% rispetto allo scorso anno.

Senza mezzi termini, il presidente di Coldiretti Vercelli Biella sottolinea come “di fatto, freddo e piogge abbiano rallentato il lavoro nei campi di circa un mese: ora bisognerà recuperare: le precipitazioni, inoltre, hanno impedito anche altre attività come il diserbo e la concimazione del frumento o la preparazione dei letto di semina per altre colture”.
Lavori che, solitamente, erano ormai conclusi: come anche sistemare gli argini, potare le piante, distribuire i liquami.

Un bilancio negativo con un marzo 2013 che verrà archiviato come tra i peggiori degli ultimi 50 anni e con una primavera che proprio non ne vuole sapere di arrivare, dove la fioritura degli alberi da frutta è pesantemente in ritardo nella zona di Borgo d’Ale, così come stanno “soffrendo” viti e ortaggi nell’alta provincia.
Sarà dunque fondamentale il decorso climatico dei prossimi quindici-venti giorni sia per quanto riguarda la temperatura atmosferica, da cui dipende lo stato termico del terreno, sia per quanto riguarda le piovosità. Sino ad oggi la temperatura del terreno non è mai stata ottimale perchè costantemente di sotto degli 8 gradi anche a dieci centimetri di profondità.

COLDIRETTI

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