“Positivo accordo con Arpea ha permesso lo sblocco dei pagamenti, vitale per proseguire l’attività”
VERCELLI/BIELLA, 12 marzo – “Entro fine mese, gli allevatori delle nostre aree montane riceveranno la Pac”. Notizia attesa e importante dagli imprenditori del Biellese e della Valsesia che ormai da mesi attendono il pagamento del saldo delle domande Pac relative all’anno 2012.
“Il saldo era già pervenuto da settimane alla quasi totalità delle imprese nostre associate che operano in pianura” fanno sapere dal Centro Assistenza Agricola Coldiretti Vercelli-Biella: il positivo confronto tra l’organizzazione agricola e l’organismo pagatore regionale (Arpea) ha infatti risolto anche la questione legata ai refresh sulle gissature che, in particolare per i risicoltori, rilevavano presunte discordanze tra le foto aeree e le superfici dichiarate.
Un problema analogo interessa anche i territori montani, dove lo sblocco dei pagamenti ha richiesto più tempo e un confronto specifico con la Regione: “C’è stato un accordo, proprio nei giorni scorsi, con l’assessore regionale all’agricoltura Claudio Sacchetto ed Arpea, dal quale emerge l’impegno a pagare il saldo ai malgari entro la fine di questo mese” evidenziano il presidente e il direttore di Coldiretti Vercelli-Biella, Paolo Dellarole e Domenico Pautasso.
L’accordo è nato, appunto, sulla base della richiesta presentata da Coldiretti Piemonte lo scorso 7 febbraio all’assessore regionale Claudio Sacchetto che ha dimostrato attenzione alla richiesta formulata dall’Organizzazione professionale agricola, che puntava ad evitare ulteriori ritardi nei pagamenti per via della complessa burocrazia.
“Siamo riusciti a individuare una soluzione che consente di limitare i ritardi soprattutto nei confronti dei malgari, che sono stati colpiti dalla scarsità di pioggia, per cui il periodo di alpeggio nel 2013 è stato compromesso e i costi di produzione notevolmente aumentati. L’intesa rappresenta un punto fermo nella risoluzione della complessa problematica”.
Sono centinaia le imprese agricole che, tra il Biellese e la Valsesia, svolgono agricoltura nelle aree montane: di queste, quasi duecento praticano attività d’alpeggio, continuando una tradizione antica che ancor oggi permette di presidiare il territorio e perpetuare la produzione di formaggi d’eccellenza e con caratteristiche di unicità.
“Imprese che tutelano il territorio con la loro presenza e che svolgono un’attività multifunzionale di presidio delle aree montane che, altrimenti, rischierebbero di essere lasciate all’abbandono: è importante che il lavoro – certo, non facile – di questi imprenditori sia tenuto nella giusta considerazione e difeso dai possibili effetti di un’eccessiva burocrazia”.
Coldiretti