Dieta mediterranea sì, ma senza eccedere: il modello classico infatti funziona solo se si brucia tutto quello che si mangia. Venerdì 22 e sabato 23 febbraio si terrà a Roma il Convegno Internazionale organizzato dalla Ciiscam (Centro Interuniversitario Internazionale di Studi sulle Culture Alimentari Mediterranee) e dall’Università La Sapienza sul modello della Dieta mediterranea e sulla sua sostenibilità. La Dieta mediterranea da sempre è molto apprezzata e garantisce un giusto apporto nutrizionale, con moltissimi vegetali, notoriamente poco calorici. Il rischio di questi ultimi anni però è che si dia un’interpretazione errata del modello mediterraneo accentuando troppo il peso dei carboidrati: lo dimostra il sovrappeso nella popolazione dell’area mediterranea, soprattutto nei bambini, che secondo il Censis sono i più grassi d’Europa. La soluzione? Adottare gli stessi principi che probabilmente entreranno nelle linee guide ex Inran per il 2014. Mantenere come base la struttura della dieta mediterranea, ma valutando quanta attività fisica si svolge. Quindi più ore di palestra a scuola, un maggiore uso e incremento delle piste ciclabili, con meno carboidrati (preferibilmente integrali) e più proteine, magre come quelle contenute in pollo, tacchino, pesce.
Club di Papillon