L’Italia dimagrisce, per la prima volta negli ultimi trent’anni. In particolare il numero di gente sovrappeso in Italia è calato di 250mila unità nell’ultimo triennio (circa lo 0,5% della popolazione). I più indisciplinati sono gli uomini (in sovrappeso il 56%), mentre risultano essere le donne a “tirar la cinghia” (in sovrappeso il 45,8%). I dati Coldiretti, che dalla stessa organizzazione degli agricoltori vengono interpretati come sintomi della crisi, secondo altri sono invece il segno di un cambiamento di cultura a tavola. Per Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca dell’Istituto nazionale per gli alimenti e la nutrizione, il dimagrimento segna un risultato delle campagne di educazione alimentare. Tesi confortata anche dall’Università Cattolica di Campobasso che ha dimostrato statisticamente come sia più difficile seguire le regola della dieta mediterranea con un reddito basso, mentre la Società di pediatria ha lanciato l’allarme sulla tentazione, in tempi di ristrettezze economiche, di acquistare snack e bevande a basso costo (ma ricchi di zuccheri) rinunciando a pesce e frutta. L’Istat invece ha messo le regioni italiane sulla bilancia: il Molise è la regione più obesa con il 13,5% della popolazione, seguita da Basilicata (13,1%) e Puglia (12,6%). Ma gli esperti avvertono di non confinare il problema nel Meridione: Emilia Romagna (con il 12% della popolazione) e Friuli Venezia Giulia (con l’11,8%) indicano che i problemi con la bilancia sono in aumento anche al nord. (foto di la Repubblica di domenica)
via Club di Papillon