Continuano a pervenire, da parte dei contribuenti campani e soprattutto delle province di Avellino e Caserta, segnalazioni relative a tentativi di truffa con false comunicazioni, elettroniche o telefoniche, che hanno il solo scopo di carpire dati personali o verificare la presenza presso la propria abitazione.
Le email truffa – Le email segnalate, che riportano il logo dell’Agenzia delle Entrate con oggetto “rimborso fiscale”, invitano il destinatario a compilare un modulo per ottenere un presunto rimborso, richiedendo, tra le altre informazioni, anche tutti i dati della carta di credito. Questa comunicazione è un tentativo di phishing, una truffa informatica attuata con lo scopo di ottenere illecitamente dati personali. Le Entrate della Campania invitano chiunque dovesse ricevere questo messaggio di posta elettronica a segnalarlo alla Direzione Provinciale competente o alla Direzione Regionale e a eliminarlo senza aprire l’allegato, in quanto potenzialmente pericoloso.
Le telefonate – Una nuova modalità di truffa, questa volta telefonica, si rifà alle mancate spedizioni delle tessere sanitarie presso i domicili dei contribuenti. Cittadini residenti nella zona vengono contattati da presunti funzionari del Fisco per conoscere il contribuente che ha chiesto la tessera sanitaria e che risulta – a loro dire – irrintracciabile. In questo caso vengono richiesti dati utili all’identificazione a terze persone che abitano nelle vicinanze dei cittadini oggetto del tentativo di truffa.
L’Agenzia delle Entrate informa di essere del tutto estranea ai fatti e ricorda ai contribuenti che sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it, nella sezione “Home – Cosa devi fare – Richiedere – Rimborsi”, si possono consultare le corrette modalità per ricevere un rimborso fiscale con l’accredito su conto corrente. Nella sezione Servizi online – Servizi senza registrazione – Richiesta duplicato TS/tesserino CF, invece, sono disponibili le informazioni relative alla tessera sanitaria. In nessun caso l’Agenzia richiede informazioni telefonicamente o via email su dati personali e sulle carte di credito.
Napoli, 29 gennaio 2013