All’ordine del giorno dell’incontro svoltosi ieri, 14 gennaio, al MIUR era prevista anche un’informativa sul dimensionamento della rete scolastica, aggiornata agli esiti delle recenti interlocuzioni tra l’Amministrazione scolastica e il coordinamento della Conferenza delle Regioni, alla luce sia dell’evoluzione del quadro normativo (art. 19 del decreto-legge 98/2011, convertito dalla legge 11/2011, come modificato dalla legge 183/2011, la “legge di stabilità 2012”), a sua volta integrato dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale (da ultima la Sentenza n. 147/2012), sia dello schema di Intesa che si va faticosamente definendo in sede di Conferenza Stato-Regioni, anche se ancora non approvata in via definitiva dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, passaggio propedeutico alla ratifica formale da parte della Conferenza Unificata.
Chiarito che l’assetto giuridico-istituzionale del riparto delle competenze esclusive affida alle Regioni la piena sovranità in materia di dimensionamento della rete scolastica e di programmazione territoriale dell’offerta formativa ed allo Stato la determinazione degli organici (criteri per l’assegnazione e la copertura dei posti della dirigenza scolastica), il Capo Dipartimento per l’Istruzione e il Direttore Generale del personale scolastico non hanno nascosto le loro preoccupazioni riferite alla posizione rigidamente sostenuta dal Ministero dell’Economia, per la quale si intenderebbe annettere carattere di continuità/stabilità alle economie di spesa derivanti dall’applicazione degli interventi legislativi sopra menzionati, con particolare e vincolante riferimento al divieto di conferire incarichi dirigenziali (e assegnazione in via esclusiva di DSGA) su istituzioni scolastiche “sottodimensionate”.
In altri termini: ammesso che l’Intesa concertativa in sede di Conferenza Unificata Stato/Regioni, una volta perfezionata, impegni il MIUR ad assumere come parametro di determinazione del contingente di dirigenti scolastici da assegnare a ciascuna Regione la suddivisione per 900 del numero degli alunni iscritti alle scuole statali nell’a.s. 2012/13, integrato dalla densità degli abitanti per Kmq, qualora l’organico dei dirigenti scolastici dovesse risultare eccedente rispetto a quello attuale, scatterebbe la famigerata “clausola di salvaguardia”, con conseguente recupero delle mancate economie di spesa da operare sulle risorse finanziarie annualmente assegnate al sistema scolastico.
Le Regioni, quindi, nell’esercizio della loro autonomia decisionale, sia che abbiano già definito il nuovo dimensionamento o che si stiano accingendo a farlo (e fermi i vincoli del comma 5 dell’art. 19 della legge 11/2011, di cui non è stata possibile la pur auspicata e tentata abrogazione) debbono essere responsabilmente consapevoli che l’assegnazione di dirigenti scolastici e DSGA non avverrà, come già avvenuto prima dell’anno scolastico in corso, “a piè di lista” (tante istituzioni, tanti dirigenti), bensì in base ad un criterio altrettanto autonomamente assunto dal MIUR, ancorché nel rispetto di uno specifico impegno concertativo.
Nel delicato rapporto di interlocuzione delle forze sociali, e del sindacato in particolare, con i soggetti esponenziali delle autonomie territoriali e regionali, pur nel comprensibile e politicamente legittimo intento di realizzare un dimensionamento attento alle caratteristiche orografiche e socio-economiche del territorio e alla effettiva fruibilità del diritto allo studio, si tenga presente che un eventuale discostamento dal parametro di definizione e distribuzione degli organici di personale come sopra indicato o il diffuso mantenimento di istituzioni sottodimensionate, saranno inevitabilmente destinati a creare obiettive difficoltà nel garantire un ordinato ed efficace governo delle scuole.
Cisl – Scuola
Allegati:
nota 28.12.2012, prot. n. 9826 del Capo Dipartimento Istruzione MIUR
nota 11.1.2013, prot. A00GRT//S del Responsabile del Coordinamento Conferenza delle Regioni
schema Intesa Conferenza Stato-Regioni (stesura ottobre 2012), con allegata Tab. A
tab. A e B allegate al D.M. 2.8.2012, n. 72 (organici dirigenti scolastici 2012/13)