Nella mattinata odierna si è svolto presso il MIUR un incontro con all’o.d.g. l’informativa alle Organizzazioni Sindacali della scuola per l’aggiornamento dello “stato dell’arte” delle interlocuzioni tra il MIUR/MEF e il Coordinamento Tecnico della Conferenza delle Regioni in materia di dimensionamento della rete scolastica.
Nel corso dell’incontro ci è stato fornito il testo (vedi allegato) dell’ultima versione dello “Schema di Intesa” contenente alcune modifiche rispetto a quello elaborato nell’autunno scorso (da noi allegato al comunicato First Class al termine dell’incontro che sulla stessa materia si è svolto lo scorso 14 gennaio).
Riportiamo, qui di seguito, i punti essenziali dell’Intesa che, come è stato più volte ricordato dall’Amministrazione, sono suscettibili di integrazioni, correzioni o modifiche all’atto della sottoscrizione finale in sede di Conferenza Unificata Stato/Regioni:
il contingente di dirigenti scolastici da assegnare a ciascuna Regione è definito dividendo per 900 il numero degli alunni iscritti alle scuole statali; tale criterio è integrato dalla densità degli abitanti per Kmq;
il contingente di dirigenti scolastici da assegnare a ciascuna Regione corrisponde al numero delle istituzioni scolastiche autonome, comprese quelle educative, le scuole speciali e i poli tecnico-professionali di cui all’art. 52 della legge 35/2012;
a tale contingente, la cui somma a livello nazionale è pari a 8787 unità, devono essere aggiunti altri 55 posti di organico corrispondenti ad altrettanti Centri Provinciali di Istruzione per gli Adulti (CPIA);
nell’ambito del contingente assegnato, le Regioni definiscono autonomamente il numero degli alunni per ogni istituzione scolastica;
anche i criteri di assegnazione dei DSGA saranno valutati in relazione alla presente Intesa;
il Governo si impegna a proporre l’abrogazione della norma che vieta l’assegnazione del dirigente scolastico alle scuole sottodimensionate, fermo il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, nonché i parametri dimensionali previsti dal D.L.vo 233/98.
Pur riconoscendo l’utilità di un’Intesa che possa indurre criteri di sostanziale omogeneità nazionale nella gestione di una materia di competenza delle singole regioni, abbiamo evidenziato alcune carenze nell’Intesa medesima, avanzando la necessità delle seguenti integrazioni, con richiesta all’Amministrazione di farsene carico in occasione della sottoscrizione finale:
1) non condividendo le ragioni della riduzione a 55 unità dei posti accantonati per la costituzione dei CPIA, decurtati di ben 52 unità rispetto all’originaria previsione di 107 posti, corrispondenti al numero delle province italiane, abbiamo richiesto una più convincente riconsiderazione di questo dato;
2) abbiamo condiviso il proposito di proporre un intervento legislativo di abrogazione del comma 5 dell’art. 19 del decreto-legge 98/2011, come modificato dalla legge 183/2011, ma chiesto contestualmente l’impegno per l’analoga abrogazione del comma 5-bis, riguardante il divieto di assegnazione in via esclusiva di un DSGA alle scuole sottodimensionate.
Rispetto al punto 1), la giustificazione dell’Amministrazione è stata quella di imputare il dato dei 55 CPIA alla pressante e irremovibile posizione del MEF di far riferimento ai corrispondenti posti accantonati dalle Regioni nell’a.s. 2009/10. Motivazione da noi ritenuta non condivisa, oltre che non convincente.
Rispetto al punto 2), l’Amministrazione – prendendo debitamente nota della richiesta che ha dichiarato di condividere pienamente – ha assicurato ogni possibile interessamento.
Abbiamo infine chiesto formalmente all’Amministrazione – ricevendone positivo riscontro – di calendarizzare, subito dopo la sottoscrizione dell’Intesa, un ulteriore incontro con le Organizzazioni Sindacali per conoscere in maniera certa e, per quanto possibile, definitiva i dati sui quali costruire l’emanando Decreto Ministeriale concernente l’organico dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2013/14.