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COMUNICATO ADIDA – Attendendo il parere del Consiglio di Stato sui TFA speciali

Nei riguardi del tanto atteso parere del Consiglio di Stato sui TFA speciali non possiamo di certo aspettarci sorprese, visto il parere espresso durante l’iter di approvazione del DM 249, in ben due occasioni, favorevole all’accesso diretto ai TFA per i docenti con 360 giorni di servizio, questione sollevata e proposta a suo tempo da Adida.
Ciò che invece suscita non poche domande è perché, dal mese di maggio ad oggi, tale proposta di modifica abbia impiagato così tanto tempo per transitare da un organo consultivo ad un altro. Tra il penultimo parere e l’invio al Consiglio di Stato, per esempio, il documento è rimasto parcheggiato, non si sa bene dove, per circa un mese, tempo prezioso, se si pensa alle attese ed all’imminente avvio dei TFA ordinari, che dovrebbero essere affiancati a quelli “speciali”. Molti sono i sospetti su tale inspiegabile ritardo, che ha portato di fatto ad affossare la modifica proposta e a mettere in discussione l’avvio dei TFA speciali.
Quale sarà l’esito delle consultazioni non possiamo prevederlo. Possiamo tuttavia auspicare, qualora si dovesse assistere ad una mancata realizzazione della modifica, che l’associazione possa riprendere il dibattito finalizzato al pieno riconoscimento dei diritti e delle peculiarità dei docenti di III fascia.
In uno scenario molto convulso, con TFA sospesi per irregolarità, scuole occupate, cortei di studenti ed insegnanti, concorsone “truffa” avviato in mezzo a ricorsi per annullarlo, quello del Consiglio di Stato sulla proposta di modifica al DM 249 sulla formazione iniziale, sarebbe l’ennesimo parere necessario per l’istituzione dei TFA speciali, un passaggio formale per  una modifica che il MIUR ha proposto per tamponare la situazione imbarazzante del disconoscimento di migliaia di docenti, inequivocabilmente legata alla pioggia di ricorsi con cui Adida ha inondato il Ministero da due anni a questa parte, per cercare attraverso le vie legali il pieno rispetto dei diritti dei docenti di III fascia.
Nel costatare che tale modifica incontrerebbe il favore di molti, convinti che, con l’acquisizione dell’abilitazione, risolverebbero tutti i loro problemi, è doveroso sottolineare che tale ipotesi è contraddetta dai fatti. Il “concorsone” tanto voluto, promosso, ostentato dal Ministro Profumo, infatti, ne è una prova, accessibile com’è ai docenti con lauree e diplomi idonei all’insegnamento, gli stessi che si pretenderebbe di volere e dovere formare con i TFA speciali. Con i TFA speciali, infatti, i docenti di III fascia, dopo anni di sfruttamento, secondo i “piani” del MIUR, potranno aspirare solo a svolgere un concorso, identico a quello che si accingono a fare, per il quale possiedono già i titoli e per giunta senza una adeguata di quel servizio che, svolto a pieno titolo e sulla base di graduatorie ministeriali, non permetterebbe che l’accesso ad un corso di formazione. Puro “delirio”!
Dal momento in cui è stata presentata dal MIUR, la proposta di istituire TFA speciali per i docenti con servizio, l’associazione Adida ha espresso molte perplessità, a partire dal parametro scelto per i destinatari del provvedimento. I tre anni di servizio richiesti dal MIUR per accedere ai suddetti corsi, infatti, sono il primo problema, visto che la normativa europea prevede che tale lasso di tempo sia da un lato il presupposto per la stabilizzazione, dall’altro, equivalgono al riconoscimento professionale tout court, non un “paletto” per accedere ad un corso di formazione.
Su questo e su altri rilievi, l’Adida ha da subito avviato un dialogo con il Ministero per sottolineare gli problematici della modifica , soprattutto al fine di portare a comprendere che, pur volendo limitare i contenziosi e le condanne, tale provvedimento era sicuramente inadeguato a rispondere ai problemi della III fascia. Tuttavia, nonostante l’impegno costante dell’associazione le proposte di modifica sono passate attraverso i vari pareri senza sostanziali rettifiche e oggi costatiamo, che, a dispetto degli impegni presi, anche platealmente dal Ministro profumo, i TFA speciali, forse, non partiranno  né ora ne mai, nel più assoluto silenzio istituzionale. E intanto, il precariato di III fascia, tra concorso farsa e TFA ordinari, continueranno a subire lo stesso inadeguato trattamento.